1 Maggio 2025
IMPIANTI – Evento per gli Installatori di Impianti scaligeri: “La Direttiva ‘Case Green’? Un’opportunità, se fosse basata su obiettivi realistici”


Nella serata di mercoledì 9 aprile 2025, gli Installatori di Impianti scaligeri sono stati chiamati a raccolta da Confartigianato Imprese Verona, su iniziativa della categoria Impianti, per affrontare un tema decisamente di attualità ed impattante, sia sul lavoro delle imprese sia sui cittadini.

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L’evento dal titolo “La Casa del Futuro – Conseguenze della nuova Direttiva EPBD (Case Green) sul lavoro degli imprenditori”, è stato ospitato negli eleganti spazi di Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel & SPA, ad Ospedaletto di Pescantina, ed è stato organizzato dalla Confartigianato provinciale, con il contributo di EBAV.

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Tema principale, dunque, la Direttiva europea, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’8 maggio 2024 ed entrata in vigore il successivo 29 maggio 2024, che mira a conseguire i gli obiettivi attraverso la riqualificazione del patrimonio edilizio dei Paesi membri e il miglioramento della relativa efficienza energetica. Assieme all’argomento di base, l’occasione è stata utilizzata anche per presentare a tutti gli installatori il lavoro dell’Associazione in favore dei singoli imprenditori e dell’intera categoria, con i risultati e le vittorie ottenuti sul fronte sindacale e con i servizi e le consulenze messi a disposizione degli operatori, per fare in modo che “gli Installatori di Impianti di domani crescano assieme a Confartigianato”, l’esordio di Giorgia Speri, Segretaria Provinciale dell’Associazione, che ha introdotto i lavori.

“La direttiva Ue ‘Case Green’ potrebbe rappresentare un’occasione per attivare in modo significativo la rivalutazione e riqualificazione immobiliare e per spingere il settore degli impianti e anche delle costruzioni – afferma Nadia Cugildi, Presidente di Confartigianato Impianti Verona –, ma tutto dovrebbe essere basato su fondamenta realistiche, perché altrimenti il rischio è che nessuno prenda sul serio, e soprattutto consideri credibile, la successione di obblighi che ci attenderanno da qui al 2050”.

In Veneto dai dati Istat relativi alle circa 2milioni e 400mila abitazioni per fascia d’età, emerge una notevole vetustà del patrimonio edificato rappresentato dal 51% da edifici costruiti tra il 1961 e il 1991. Quasi il 70% ha più di 40 anni. Edifici e alloggi energivori, realizzati prima dell’avvento della Legge 10/1991, vera prima norma sull’efficienza energetica.

“C’è la necessità di ripensare profondamente il sistema degli incentivi nel settore dell’edilizia – aggiunge Renato Calderato, Presidente di Confartigianato Impianti Veneto –. Questi ultimi non devono gravare esclusivamente sulle bollette di famiglie e imprese e, men che meno, generare bolle speculative. Basta con gli interventi spot sottoposti a continui ripensamenti. L’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare può essere una grande opportunità per il Paese, ma non deve trasformarsi in vessazione per cittadini ed imprese”.

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“Questo incontro, proposto e organizzato qui a Verona, fa da apripista ad percorso informativo che abbiamo intenzione di portare in tutta la regione – conclude Calderato –, perché rappresenta davvero un tema di assoluta rilevanza”.

“Il target di emissioni zero al 2050 – le parole del relatore, l’Ingegner Laurent Socal, consulente di Confartigianato Imprese Veneto – appaiono molto ambiziosi. Per raggiungerli le regole fiscali europee dovrebbero tenere conto degli interventi degli Stati per favorire l’efficienza energetica degli edifici, altrimenti un ciclo di politica fiscale restrittiva potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi europei in chiave green. Ma ancor di più appare necessario un intervento europeo: in sostanza, un sistema di incentivi stabili nel tempo è necessario per dare certezza alle famiglie e alle imprese”.

Gli edifici sono responsabili di circa il 40 % del consumo energetico e di oltre la metà del consumo di gas dell’UE oltre ad emettere il 35 % dei gas a effetto serra legati all’energia.

“La direttiva EPBD si colloca all’interno del Green Deal europeo – ha continuato Socal – e dovrebbe contribuire a ridurre le emissioni europee di gas ad effetto serra del 55% entro il 2030, al fine di rispettare l’accordo di Parigi del 2015 sul contrasto ai cambiamenti climatici. La realtà è che gli obiettivi temporali si stanno rivelando inapplicabili, anche perché se si parla di sostenibilità c’è anche e soprattutto quella economica. Distruggere l’economia o le famiglie, incapaci di poter investire migliaia e migliaia di euro per sistemare le loro abitazioni, non è sostenibile”.

Per ogni informazione sull’attività di Confartigianato Impianti Verona e anche sulla Direttiva EPBD, che ovviamente racchiude elementi tecnici di diretto interesse per gli Installatori di Impianti, contattare il Settore Categorie – Sistema Casa:



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