
Una novità che potrebbe cambiare la vita di tante donne. Tutti i dettagli.
È responsabilità fondamentale delle istituzioni governative garantire la parità tra donne e uomini, poiché rappresentano l’autorità preposta a tutelare i diritti di ogni cittadino. Senza un intervento strutturato e mirato, le disuguaglianze di genere rischiano di perpetuarsi nei settori cruciali della vita sociale ed economica.
Lo Stato ha il dovere di promuovere leggi che eliminino ogni forma di discriminazione, favorendo pari opportunità nell’accesso al lavoro, alla retribuzione, alla carriera e alla rappresentanza politica. La parità non è solo un obiettivo morale, ma un fattore essenziale per la giustizia sociale e lo sviluppo sostenibile.
Le istituzioni devono anche sostenere programmi educativi e culturali per superare stereotipi di genere radicati, promuovendo un cambiamento culturale che valorizzi la diversità e l’equità. La scuola, in particolare, può diventare un punto di partenza per costruire una società più inclusiva.
È necessario che i governi finanzino servizi a supporto della conciliazione tra vita lavorativa e familiare, come asili nido e congedi parentali equamente distribuiti. Solo attraverso politiche pubbliche coerenti e incisive si può costruire una società in cui uomini e donne abbiano davvero le stesse opportunità.
Incentivi per l’occupazione femminile stabile
Nel 2025 prende forma un’importante misura a favore dell’occupazione femminile: il bonus donne. Previsto dal decreto Coesione e confermato dai decreti attuativi, l’incentivo punta ad agevolare l’assunzione a tempo indeterminato di donne disoccupate da almeno 24 mesi, o da 6 mesi nel caso di residenti nel Mezzogiorno. Le aziende che aderiscono possono beneficiare di uno sgravio contributivo fino a 650 euro mensili per due anni, con un contributo di 500 euro mensili nel resto del Paese.
La misura si affianca al bonus under 35 e si rivolge esclusivamente al settore privato. Sono escluse le assunzioni con contratto di apprendistato, colf e badanti, ma il beneficio è compatibile con la maxi deduzione del 120% per le nuove assunzioni. Si tratta di una leva concreta per incentivare l’inclusione femminile nel mondo del lavoro.
Requisiti, durata e modalità di accesso
Possono accedere al bonus tutte le imprese che non abbiano effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti e che garantiscano un aumento reale dei posti di lavoro. Anche i contratti part-time sono considerati, in proporzione alle ore lavorate. L’incentivo è valido fino al 31 dicembre 2025.
Sono stati stanziati oltre 107 milioni di euro per finanziare la misura, con le domande che verranno gestite dall’INPS. L’accesso avverrà in ordine cronologico, quindi le imprese interessate dovranno agire tempestivamente una volta pubblicati i decreti in Gazzetta Ufficiale.
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