
di S.F.
Sarà un ingegnere campano a verificare la progettazione esecutiva del II stralcio – quello da oltre 11 milioni di euro finanziato con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza – della ristrutturazione del teatro Verdi di Terni. C’è la firma sull’affidamento diretto che vale quasi 100 mila euro.
LA PROROGA PER IL PROGETTO ESECUTIVO DEL II STRALCIO
Palazzo Spada si è attivato chiedendo all’ingegnere Dennetta di presentare l’offerta rispetto all’importo a base d’asta da 95.106 euro: ribasso del 23% e via libera da 73.231 euro oltre Iva e oneri previdenziali. Un periodo complesso in termini amministrativi per il prosieguo dell’iter del teatro Verdi: da un lato la perizia di variante numero due sul progetto esecutivo del I stralcio, dall’altro – giocoforza – l’attesa per andare avanti con l’esecutivo del II stralcio.
IL COMUNE VUOLE LO STRALCIO DEL RIDOTTO: SI INIZIA
Tutto ciò perché, come noto, ad inizio 2025 è stato dato mandato agli uffici tecnici del Comune di lavorare all’elaborazione di una variante in corso d’opera per il I stralcio. Con l’obiettivo – in sintesi – di eliminare dal progetto il teatro ridotto. Vedremo come sarà finalizzata la partita. A firmare è il dirigente Piero Giorgini dopo il lavoro istruttorio del responsabile del procedimento, l’ingegnere Matteo Bongarzone.
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