
Entro tre settimane gli imprenditori under 35 che si sono aggiudicati la gara per sei lotti dovrebbero allestire i lidi pubblici aperti a tutti. Ancora ibrida la situazione a Castelporziano, dove si attende il nuovo bando
Sul litorale romano la stagione balneare è partita con numeri da tutto esaurito, malgrado le difficoltà dovute ai nuovi bandi per l’assegnazione delle concessioni. Stabilimenti, ristoranti e impianti sportivi pieni il 1° maggio con gli ex calciatori Simone Perrotta e Aldair avvistati durante una partita di footvolley. Ieri sulle spiagge libere di Ostia i segni del day after non erano da discarica a cielo aperto come il 30 aprile, quando la sabbia era un tappeto di bottiglie e vetri rotti, ma era evidente il passaggio dei mezzi di pulizia. Restano, però, i problemi legati alle procedure di affidamento: il bando si è concluso ed entro tre settimane sei lotti verranno presi in gestione dalle imprese under 35 che hanno vinto la gara; per quanto riguarda invece i tre lotti sul lungomare di Ponente per i quali non è pervenuta alcuna offerta verranno assegnati a Zètema.
Nelle spiagge libere mancano i bagnini
Nel frattempo alcuni tratti del litorale restano scoperti come la «spiaggia gialla» che ieri brulicava di famiglie e comitive di giovani entusiasti per l’anticipo d’estate celebrato con tuffi, bagni e partitelle in acqua nonostante il cartello di balneazione non sicura. Dario, bagnino in servizio al Bahia, la vicina spiaggia libera attrezzata, segnala i pericoli nell’arenile confinante sprovvisto di sorveglianza: «Dal pontile dei pescatori (struttura in cemento sulla quale spicca una statua di Venere, ndr) si tuffano in continuazione. Ieri (giovedì, ndr) ho fischiato tutto il giorno e ho anche redarguito alcuni ragazzi: la struttura andrebbe transennata… È ovvio che se vedo qualcuno in difficoltà anche in un punto che non è di mia competenza intervengo, ma non posso tenere sotto controllo un lato e trascurarne un altro…».
In attesa del bando per i cancelli di Castelporziano
I cancelli di Castelporziano, che punteggiano oltre 2 chilometri di costa di fronte alla riserva presidenziale, restano ancora chiusi: i gestori avevano proposto il project financing, ma l’ipotesi è stata respinta dalle autorità statali deputate a decidere (il Comune è concessionario, non proprietario dell’arenile) e la procedura è in ritardo. Il Campidoglio vuole indire una gara in tempi brevi (l’anno scorso le attività hanno aperto il 15 luglio) per affidare il servizio di salvamento, lo spurgo dei bagni, la pulizia delle spiagge e la somministrazione. L’obiettivo per il 2026 è quello di predisporre un bando più lungo per consentire agli operatori di ammortizzare i costi, in modo tale da alleggerire il contributo comunale e ridurre la spesa pubblica.
Posteggiatori abusivi a Capocotta
Situazione ibrida a Capocotta dove i chioschi che si sono aggiudicati la concessione per 12 anni sono già operativi, mentre è in demolizione il «Riserva Beach Experience»: deserto, eppure popolato di bagnanti costretti a violare il divieto di camminare sulle dune (l’oasi naturale dovrebbe essere protetta) per dribblare il cantiere e raggiungere la battigia. Su strada i visitatori vengono subito braccati da due posteggiatori abusivi che, oltre a esigere l’obolo, avvertono: «Noi siamo qui fino alle 17, poi…». Il non detto lascia intendere che, già prima del tramonto, tutt’intorno è terra di nessuno.
Dopo le scuse per «la pulizia insufficiente» di alcune spiagge libere, l’assessore al Patrimonio, Tobia Zevi, si è impegnato affinché i disagi dei giorni scorsi «non si ripetano più» e, di fronte «allo straordinario afflusso di turisti e romani», ha ribadito: «Dobbiamo garantire la stagione balneare che Ostia merita e dimostrarci all’altezza del cambiamento che abbiamo iniziato a costruire».
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