10 Maggio 2025
Credem continua a brillare: l’utile netto tocca 229,3 milioni


Reggio Emilia Il Gruppo Credem apre il 2025 con risultati brillanti che confermano la forza del modello di business e la capacità di generare valore sostenibile per clienti, dipendenti, azionisti e collettività. Il Cda, presieduto da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha approvato i dati del primo trimestre, che si è chiuso con un utile netto consolidato di 229,3 milioni, in crescita del 42,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il direttore generale Angelo Campani ha commentato: «Abbiamo chiuso un trimestre solido, con risultati eccellenti e una consistente redditività. Continueremo a sostenere l’economia reale con professionalità e competenza, accompagnando famiglie e imprese nei loro progetti». Nei primi tre mesi dell’anno, Credem ha acquisito oltre 48mila nuovi clienti, raggiungendo una raccolta complessiva da clientela pari a 104 miliardi, in crescita del 6% su base annua. I prestiti alla clientela si attestano a 35,4 miliardi di euro (+2,5%), in netta controtendenza rispetto al sistema bancario italiano, che nello stesso periodo ha registrato una flessione dello 0,1%.

La qualità del credito resta uno dei punti di forza del Gruppo: il Gross Npl Ratio si attesta all’1,8%, ben al di sotto della media delle banche significative italiane (2,5%) e di quella europea (2,3%). Il Net Npl Ratio è pari a 0,7%, mentre il costo del credito annualizzato è contenuto in 11 punti base. Credem conferma livelli patrimoniali tra i più elevati del sistema bancario europeo. Il Common Equity Tier 1 Ratio si attesta al 16,87%, mentre il Cet 1 di vigilanza calcolato su Credemholding è pari al 15,68%, ben oltre l’8,01% richiesto dalla Bce. Il Roe normalizzato annualizzato è del 13,4%, mentre il Rote sale al 15,2%. Nonostante un contesto di tassi più sfavorevole, il margine da servizi è stabile a 241,1 milioni di euro (+0,6%), mentre il margine finanziario cala a 234,2 milioni (-18%). I costi operativi crescono del 6%, portando il cost/income ratio al 49,3% (dal 42,1% del 2024), pur restando su livelli gestibili. Credem conferma il proprio impegno in ambito digitale, con oltre 18 milioni di operazioni effettuate via canali a distanza (95% del totale) e 250mila interazioni virtuali gestite. Prosegue anche l’adozione dell’intelligenza artificiale per migliorare efficienza e qualità del servizio. In ambito sostenibilità, il Gruppo ha raggiunto la carbon neutrality per le emissioni Scope 1 e 2, grazie anche a un progetto di riforestazione in Tanzania. Oltre l’86% dei dipendenti beneficia del lavoro agile, e nei primi tre mesi del 2025 sono state effettuate 117 nuove assunzioni e 5.500 giornate di formazione. Il trimestre ha visto buoni risultati anche per le società del Gruppo: Avvera, attiva nel credito al consumo, ha erogato 652 milioni (+30%) con oltre 19mila nuovi clienti e un utile netto di 7,4 milioni; Credemleasing ha chiuso con un utile di 9,9 milioni, Credemfactor con 2,9 milioni e Credemtel con 1,3 milioni. La divisione Wealth Management ha generato un utile di 28,7 milioni, mentre i prodotti con caratteristiche Esg hanno superato i 14,5 miliardi (+55%). In un contesto economico incerto, Credem prevede di proseguire con investimenti su tecnologia, omnicanalità, Esg e rafforzamento del wealth management, puntando su una crescita equilibrata e sostenibile. l © RIPRODUZIONE RISERVATA

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