12 Maggio 2025
Taglio delle detrazioni con una perdita di 260 euro e controlli a tappeto sul Bonus 110%, le ultime novità


Cambia l’importo per le detrazioni IRPEF nel 730 e scattano i controlli sui bonus edilizi. Le regole per evitare problemi con il Fisco.

Brutte notizie per i contribuenti che si apprestano a inviare la Dichiarazione dei Redditi relativa all’anno di imposta 2024. Per quest’anno, sono state introdotte due novità che rischiano di incidere profondamente sulle detrazioni spettanti alle famiglie e alle imprese.

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Taglio delle detrazioni con una perdita di 260 euro e controlli a tappeto sul Bonus 110%, le ultime novità (trading.it)

Molti contribuenti, infatti, rischiano di subire una decurtazione sugli importi spettanti, mentre le imprese interessate nei lavori di Bonus 110% di dover restituire ingenti somme. Analizziamo queste modifiche.

Taglio di 260 euro sulle detrazioni fiscali: quali contribuenti saranno penalizzati?

Per il solo periodo di imposta 2024,oggetto del Modello 730/2025, è stata prevista la riduzione forfettaria di 260 euro sulle detrazioni IRPEF al 19% spettanti, regolate dall’art. 15 del TUIR. Il taglio, però, non si applica a tutti i contribuenti ma solo a coloro che hanno un reddito complessivo maggiore di 50 mila euro. Tale soglia viene calcolata escludendo il reddito derivante dall’abitazione principale e dalle relative pertinenze.

detrazioni fiscali 2025
Taglio di 260 euro sulle detrazioni fiscali: quali contribuenti saranno penalizzati? (trading.it)

Il motivo per il qualche è stata introdotta tale novità risiede nell’esigenza di bilanciare il vantaggio fiscale derivante dalla riduzione delle aliquote IRPEF per i contribuenti con reddito medio-basso. Nel dettaglio, la riduzione si applica alle detrazioni al 19% legate alle seguenti voci:

  • spese veterinarie;
  • spese per l’istruzione scolastica e universitaria;
  • spese funebri;
  • interessi passivi sui mutui per la prima casa;
  • spese per le attività sportive dei figli;
  • spese per l’intermediazione immobiliare;
  • premi per le assicurazioni sulla vita e contro gli infortuni;
  • erogazioni liberali a favore di ONLUS, scuole e partiti politici.

Sono escluse le spese sanitarie, per le quali continuerà a essere in vigore la detrazione piena, anche per i redditi superiori a 50 mila euro. La riduzione si applica una sola volta e ammonta sempre a 260 euro, a prescindere dal valore delle spese effettuate.
La penalizzazione, al momento, varrà solo per quest’anno e riguarderà tutte le Dichiarazioni dei Redditi, sia quelle presentate con Modello 730 sia quelle oggetto del Modello Redditi PF. Per eventuali dubbi, è possibile consultare la Circolare n. 2/E/2024 dell’Agenzia delle Entrate.

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Cessione del credito per Bonus 110%: cosa succede se i lavori non sono stati eseguiti?

Per quanto riguarda i Bonus edilizi, invece, la sentenza n. 613/2024 del Tribunale di Monza ha sancito una nuova regola: i crediti d’imposta goduti per interventi mai effettuati non vanno restituiti al committente bensì allo Stato.

Il Tribunale ha esaminato il caso di un’impresa che, nonostante la mancata esecuzione dei lavori edilizi previsti, aveva incassato più di 20 mila euro, per mezzo della cessione del credito d’imposta. I giudici hanno stabilito che chi beneficia illecitamente di questi crediti è responsabile direttamente nei confronti dell’Erario.

I controlli dell’Agenzia delle Entrate sul corretto operato di imprese e intermediari si faranno sempre più assidui e accurati, al fine di scovare i trasgressori. Occhio, dunque, se si sospettano delle irregolarità perché si rischia di essere penalmente perseguibili.



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