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Incentivi / Agevolazioni / Sussidi
Gli aiuti economici decisi da uno Stato dell’Unione europea non devono contenere misure in violazione del diritto ambientale comune, secondo la proposta di modifica della disciplina presentata dalla Commissione Ue il 12/5/2025.
Lo schema di regolamento presentato incide sulla disciplina degli aiuti di Stato (regolamento 794/2004/Ce). Si tratta di incentivi e agevolazioni alle imprese che possono distorcere la concorrenza nell’Unione e quindi vanno “vagliati” dalla Commissione europea, che li autorizza solo se compatibili con il mercato interno.
Secondo la modifica proposta dalla Commissione europea, gli Stati membri dell’Unione quando notificheranno alla Commissione la misura incentivante dovranno dichiarare che né l’attività economica sovvenzionata né il beneficio accordato sono in contrasto con il diritto ambientale dell’Unione europea.
Inoltre, aumenterà la “sorveglianza” sulle sovvenzioni statali. Viene, infatti, stabilito che la decisione sull’aiuto di Stato presa dalla Commissione europea possa essere oggetto di riesame se lo chiede una Organizzazione non governativa (Ong). Il tutto in ossequio al principio dell’accesso all’informazione ambientale sancito dalla Convenzione di Aarhus. L’Associazione dovrà dimostrare che uno qualsiasi degli aspetti dell’aiuto di Stato sotto esame viola una o più norme specifiche del diritto ambientale dell’Unione. La richiesta va presentata alla Commissione europea che dovrà rispondere. In un apposito sito web saranno pubblicate domande e risposte.
Parallelamente la Commissione Ue ha anche diffuso una comunicazione con cui aggiorna il Codice delle migliori pratiche per controllare gli aiuti di Stato proposti dai Paesi Ue.
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