
E’ sorto nel luogo che ospitò nel 2015 Expo Milano ed è destinato a diventare una sorta di Silicon Valley europea, un distretto dell’innovazione con un impatto strategico per tutta Italia. Il Milano Innovation District, in breve MIND, è uno dei progetti di rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile più ambiziosi e rilevanti a livello internazionale. A dargli vita una società partecipata del MEF, con la regione Lombardia, il comune di Milano coadiuvati da una società australiana specializzata nel settore. Il progetto prevede investimenti complessivi di 4,8 miliardi, di questi 3 provenienti da privati. Nel distretto sono già presenti 50 start-up e quasi 40 aziende di importanza internazionale. Oggi il distretto è frequentato da 10mila persone, tra queste 700 ricercatori. Entro il 2032 accoglierà in totale 60mila persone, di queste 20mila saranno studenti universitari e oltre 2mila ricercatori, consolidando il suo ruolo di polo globale di ricerca.
Fino all’anno scorso, quando l’investimento registrato è stato pari a 1,7 miliardi di euro (oltre il 34% del totale previsto), l’impatto economico medio generato da MIND era di 481 milioni di euro l’anno: per il periodo 2025-2032 è previsto che questo dato crescerà fino a raggiungere i 3.138 milioni annui. Il valore aggiunto e il pilastro strategico del progetto è la sostenibilità ambientale. Entro il 2032 saranno garantiti il 100% dei consumi elettrici da fonti rinnovabili e la conversione completa alla mobilità verde. Inoltre il progetto dal 2025 al 2032 contribuirà a far crescere il Prodotto Interno Lordo del 1,7% a livello nazionale , pari a 755 milioni di euro a livello nazionale, e del 3% a livello regionale, pari a 755 milioni di euro.
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