
Con la Legge di Bilancio 2025 è stato
confermato il rifinanziamento della misura Beni strumentali –
“Nuova Sabatini”, gestita dal MIMIT. Lo stanziamento complessivo,
pari a 1,7 miliardi di euro, è destinato al
sostegno degli investimenti produttivi delle micro, piccole e medie
imprese italiane.
Investimenti in beni strumentali: cos’è la Nuova Sabatini
La misura c.d. “Nuova Sabatini” è stata introdotta con l’art. 2
del D.L. n. 69/2013 per facilitare l’accesso al credito da parte
delle PMI e incentivare il rinnovamento degli impianti produttivi.
Essa consiste nella concessione di un contributo in
conto impianti da parte del Ministero delle Imprese e
del Made in Italy (MIMIT), correlato a
un finanziamento bancario o leasing per
l’acquisto di beni strumentali.
A partire dal 1° ottobre 2024, è attiva anche la linea
“Nuova Sabatini Capitalizzazione“, rivolta alle
PMI costituite in forma di società di capitali che realizzano
investimenti contestualmente a un aumento del capitale sociale.
Nel dettaglio, lo stanziamento è così articolato:
- 400 milioni di euro per l’anno 2025;
- 100 milioni di euro per l’anno 2026;
- 400 milioni di euro per ciascuno degli anni 2027, 2028 e
2029.
L’obiettivo è duplice: garantire continuità allo
strumento agevolativo e sostenere l’evoluzione del
sistema produttivo nazionale verso modelli più
digitali, sostenibili e patrimonializzati.
Investimenti agevolabili
La misura prevede la concessione di contributi (in conto
impianti) da parte del Ministero a fronte di finanziamenti (bancari
o leasing), erogati da banche/intermediari finanziari aderenti alla
misura, destinati a:
- investimenti in beni strumentali, quali macchinari, impianti,
beni strumentali di impresa, attrezzature nuovi di fabbrica ad uso
produttivo e hardware, nonché di software e tecnologie digitali
destinati a strutture produttive già esistenti o da
impiantare; - investimenti 4.0, relavtivi a beni materiali nuovi di fabbrica
e immateriali, aventi come finalità la realizzazione di
investimenti in tecnologie; - investimenti green per macchinari, impianti e attrezzature
nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale,
nell’ambito di programmi finalizzati a migliorare
l’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi.
I beni devono essere autonomi e funzionalmente
correlati all’attività produttiva dell’impresa. Sono
escluse le spese per fabbricati, terreni e beni usati.
Gli investimenti 4.0 devono rientrare tra quelli elencati
negli allegati 6/A e 6/B alla Circolare
Mise-AE n. 4/E/2017. Sono inclusi: robotica, realtà aumentata,
cybersecurity, cloud computing, RFID e altri strumenti di
transizione digitale.
Per i progetti green, l’investimento deve essere accompagnato
da certificazione ambientale di processo o di
prodotto, ai sensi del DM 22 aprile 2022.
Chi può accedere
L’agevolazione si rivolge a tutte le micro, piccole
e medie imprese (PMI) che
- sono iscritte nel Registro delle imprese;
- non sono in difficoltà o sottoposte a procedura
concorsuale; - non hanno aiuti incompatibili non rimborsati;
- hanno sede legale o unità locale in Italia.
Per la Nuova Sabatini Capitalizzazione, è inoltre richiesto
che:
- la società sia costituita in forma di società di
capitali; - sia in corso un processo di
capitalizzazione; - non vi siano soci o amministratori condannati per reati
societari.
Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e
pesca, ad eccezione del settore inerente alle attività finanziarie
e assicurative.
Le agevolazioni previste
L’agevolazione consiste in:
- un finanziamento bancario/leasing di
durata massima 5 anni, tra 20.000 e 4 milioni di euro; - un contributo in conto impianti del
MIMIT, calcolato in modo convenzionale su un tasso d’interesse
annuo.
Le aliquote di riferimento sono:
- 2,75% per investimenti ordinari;
- 3,575% per investimenti 4.0 e green;
- fino al 5% per investimenti in capitalizzazione (5%
micro/piccole imprese, 3,575% medie imprese).
Il contributo è erogato in unica soluzione (per importi fino a
200.000 euro) o in quote annuali fino a 6 anni.
La domanda deve essere compilata esclusivamente sulla
piattaforma dedicata, attraverso la procedura disponibile
nella sezione “Compilazione domanda di agevolazione”.
Essa va sottoscritta digitalmente dal legale
rappresentante/procuratore dell’impresa insieme all’ulteriore
documentazione eventualmente necessaria e presentata
tramite PEC alla banca/intermediario finanziario a cui si
chiede il finanziamento, scelta tra quelle aderenti
all’iniziativa.
La domanda, tranne nel caso di PMI appartenenti ai settori
agricoli e della pesca, deve essere presentata in bollo.
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