
Il settore dell’artigianato in Lombardia, regione del “saper fare” gode di buona salute: nel primo trimestre dell’anno l’occupazione nel comparto dell’artigianato lombardo torna a registrare un saldo positivo tra ingressi e uscite. Soprattutto grazie alle giovani generazioni e ad una forte tradizione riconosciuta come punto di riferimento a livello europeo. Lo si è visto anche nella seconda edizione de “Festival Made in Lombardia”, l’evento dedicato ai giovani artigiani più importante d’Italia, voluto e organizzato da Regione Lombardia e Unioncamere in collaborazione con la startup “Eccellenza Italiana”.
Cambio di approccio
Obiettivo dell’evento, e linea guida anche per le prossime iniziative, è valorizzare la figura dell’artigiano presso le nuove generazioni. “È importante – commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico e promotore dell’iniziativa, Guido Guidesi – innescare un cambio di approccio al mondo dell’artigianato, che deve tornare ad essere attrattivo per i giovani, in modo da non disperdere l’enorme patrimonio lombardo di conoscenze ed ingegno. È necessario valorizzare le tante positività che questi mestieri custodiscono e raccontare le storie di successi di grandi artigiani che oggi, ad esempio, esportano in tutto il mondo. Come Regione vogliamo continuare a scommettere sui giovani, sul loro entusiasmo e sulla loro capacità di coinvolgimento; anche grazie a queste iniziative abbiamo la conferma che, se stimolati, i ragazzi hanno potenzialità straordinarie”.
Sostegno alle Attività storiche e di tradizione
Nel percorso di valorizzazione della “Qualità artigiana”, Regione Lombardia mette in campo bandi e strumenti per supportare concretamente le imprese artigiane. Tra questi c’è, nello specifico, il sostegno alle Attività storiche e di tradizione: ad oggi ne sono state riconosciute 3.902 e 486 di queste sono Botteghe Artigiane Storiche, 161 riconosciute nell’ultimo anno e inserite nell’apposito albo.
Oltre al riconoscimento viene affiancata una misura di agevolazione finalizzata a supportare gli investimenti delle attività storiche iscritte nell’elenco regionale: nell’ultimo anno il bando ha sostenuto circa 100 artigiani con circa 2,5 milioni di agevolazioni. “La Lombardia – aggiunge Guidesi – esprime un ‘saper fare’ unico, frutto di una straordinaria cultura del lavoro che ha consentito alla nostra terra di primeggiare, dal punto di vista economico e sociale, in Europa e non solo. Il nostro sostegno al comparto dell’artigianato è assoluto e si declina in misure specifiche a supporto degli investimenti delle imprese, così come nella strategia delle filiere per agevolare le connessioni tra mondo produttivo, mondo accademico e scientifico e istituti formativi”.
Aiuti a chi inizia una nuova attività
La Regione sostiene anche la fase di avvio di nuove attività e l’auto imprenditorialità attraverso l’erogazione di contributi a fondo perduto sui costi connessi alla creazione delle nuove aziende. Nelle prime tre edizioni del bando Nuova Impresa sono state 253 le nuove imprese che hanno avviato la propria attività in settori artigianali grazie al sostegno regionale. Con il Bando Transizione digitale, le imprese lombarde che assumono consapevolezza dei propri punti di forza e debolezza del posizionamento digitale. Vanno aggiunti, tra gli altri interventi, il bando Misura Investimenti – Linea Microimprese specifico per le aziende che intendono puntare sulla crescita dimensionale e il Voucher formativo aziendale che sostiene lo sviluppo delle competenze delle PMI lombarde per la transizione industriale e la sostenibilità.
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