Impresa edile nel mirino della Finanza per evasione fiscale

Un articolato schema di evasione fiscale basato su false fatturazioni è stato scoperto dai finanzieri, che hanno eseguito un sequestro preventivo per oltre 600mila euro, tra disponibilità liquide, immobili e beni mobili, nei confronti di una società del settore edile con sede a Mariano Comense. L’ordinanza , firmata dal GIP del Tribunale di Como, è stata emessa su richiesta della Procura della Repubblica a seguito delle indagini condotte dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Erba, che hanno ricostruito un articolato schema di evasione fiscale.

Fatturato cresciuto di 18 volte in tre anni

I finanzieri di Erba hanno avviato le indagini dopo aver rilevato, tramite le banche dati in uso al Corpo, un inspiegabile incremento del fatturato aziendale – cresciuto di ben 18 volte in soli tre anni. Le successive verifiche, supportate da analisi finanziarie e audizioni di testimoni, hanno fatto emergere un giro di fatture false emesse da una rete di società cartiere.

Le società coinvolte, intestate a persone di origine nordafricana con precedenti per reati fiscali e truffe aggravate, erano prive di dipendenti e strutture operative: secondo le Fiamme gialle, servivano unicamente a produrre documentazione fiscale fittizia per consentire alla società principale indebite detrazione dell’IVA e la falsa rappresentazione di costi.

Sequestrati immobili, conti correnti e una Tesla

Nel triennio 2021-2023 sono state accertate fatture per operazioni inesistenti per un totale di 1,5 milioni di euro, da cui sarebbe derivato un danno erariale di oltre 600mila euro in imposte evase. Il provvedimento cautelare ha portato al sequestro di oltre 150mila euro in conti correnti, immobili del valore di circa 400mila euro, quote societarie e una vettura Tesla da 50mila euro. Il rappresentante legale della società è indagato per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.