
“Le piccole e medie imprese, spesso nate da storie familiari, rappresentano il nostro futuro. Sono parte integrante dell’identità culturale, economica e sociale del nostro Paese. Queste realtà hanno un ruolo di grande importanza. Per questo, è fondamentale sostenerle anche economicamente, perché altrimenti rischiamo di perdere interi pezzi della nostra storia produttiva”.
Lo ha dichiarato Antonella Sberna, vicepresidente del Parlamento Europeo ed eurodeputata di Fratelli d’Italia/Ecr, in occasione del Festival dell’Economia 2025 a Trento, all’interno del dibattito dal titolo ‘Il futuro delle Pmi in Europa: giovani e politica europea a confronto’.
Sberna: “Ascoltiamo i giovani per cambiare l’Europa”
“Pensiamo, ad esempio, a un padre che ha portato avanti per anni un’attività artigianale: se i suoi figli non vogliono o non possono proseguirla, quell’attività muore. E con essa non perdiamo solo una partita Iva: perdiamo identità, radici, e un pezzo del nostro futuro”, prosegue Sberna.
In Sala Conferenze della Fondazione Caritro erano presenti le giunte dei gruppi giovani di Confartigianato provenienti da tutta Italia.
Sberna: L’Europa siamo noi, mezzo miliardo di persone in un continente unito nel segno della pace
“L’Italia è figlia dell’ingegno, della qualità e della vitalità del suo tessuto economico e sociale, fatto anche, e soprattutto, di micro realtà. La vera sfida, allora, è quella di unire tradizione e innovazione. Spesso, quando si parla di start-up, si pensa subito al digitale, all’informatica. Ma una start-up può anche essere chi inventa un nuovo modo di fare mosaico, di lavorare il legno o il ferro. Noi stiamo lavorando per sostenere questa visione: unire il nostro prezioso tessuto produttivo con le potenzialità dell’innovazione, promuovendo e finanziando start-up che sappiano valorizzare le nostre radici proiettandole nel futuro”, ha concluso Sberna.
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