16 Giugno 2025
Osservatorio CRIF Imprese 2024 | Rischio e strategie per la crescita aziendale


Il 2024 è stato un anno di transizione per il contesto macroeconomico globale, segnato da una progressiva riduzione dei tassi di interesse della BCE e da uno scenario di perdurante instabilità geopolitica e commerciale. In questo panorama dinamico, l’Osservatorio CRIF sulle Imprese si conferma uno strumento essenziale per comprendere le dinamiche del credito e della rischiosità aziendale in Italia, offrendo analisi cruciali per supportare la crescita aziendale e una pianificazione strategica informata.

L’analisi è  basata su un vasto campione di oltre 2,5 milioni di imprese (ditte individuali, società di persone e società di capitali) estratte dal Sistema di Informazioni Creditizie EURISC, ed esamina l’evoluzione del credito erogato, i tassi di default e la marginalità operativa lorda. Quest’ultima edizione, che include proiezioni affidabili per il biennio 2025-2026 elaborate con i nostri modelli proprietari, rivela una sostanziale stabilità nei finanziamenti, ma evidenzia un marcato incremento del tasso di default medio, specialmente per le società di capitali.

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Nel dettaglio, saranno analizzate le dinamiche settoriali, con un focus specifico su Costruzioni, Tessile-Abbigliamento e Meccanica Strumentale, e le implicazioni per la marginalità operativa e la liquidità aziendale. L’obiettivo primario di questo Osservatorio è fornire a imprese e operatori finanziari un quadro analitico dettagliato, essenziale per una gestione più consapevole del rischio e per sostenere la crescita delle imprese italiane in un contesto economico complesso.

Andamento del credito e della rischiosità nel 2024

Il 2024 ha registrato una sostanziale stabilità nell’erogazione di credito alle imprese italiane rispetto al 2023, con un -0,6% nel numero di finanziamenti e un +0,9% negli importi erogati. Tuttavia, l’aspetto più rilevante emerso dall’analisi è l’aumento della rischiosità media.

Andamento del tasso di default delle imprese

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Il tasso di default medio delle imprese ha raggiunto il 2,53% a dicembre 2024, segnando un incremento di +0,22 p.p. rispetto a giugno 2024.Nonostante l’incremento, i tassi di default si mantengono ancora su livelli inferiori rispetto al dato pre-pandemico (circa 4%).

A livello di tipologie di finanziamento, gli importi dei mutui chirografari e prestiti sono cresciuti in modo più rilevante nel 2024 (+4,9% rispetto al 2023), suggerendo una maggiore necessità di copertura finanziaria per la gestione operativa e condizioni di accesso al credito più favorevoli.

Analisi prospettica della rischiosità (2025-2026)

Le previsioni di CRIF indicano un’ulteriore crescita della rischiosità per le imprese italiane nel biennio 2025-2026, influenzata da uno scenario di incertezza internazionale, tensioni geopolitiche e commerciali.
Tassi di Default Previsti (Società di Capitali):
2025: il tasso di default è atteso attestarsi intorno al 3,4%.
2026: si prevede un ulteriore rialzo fino al 3,9%, lievemente inferiore al livello pre-pandemico.
• In uno scenario avverso, caratterizzato da un acuirsi delle tensioni internazionali, il tasso di default potrebbe raggiungere un valore prossimo al 4,6% nel 2026.

Luca D’Amico, CEO di CRIF Ratings, sottolinea: “Il secondo semestre del 2024 è stato caratterizzato dal protrarsi di uno scenario di instabilità a livello globale che si è ripercosso sulle imprese italiane. L’incremento dei tassi di default, sebbene ancora lontani dai livelli pre-Covid, registra un aumento non trascurabile. Per le società di capitali, trainanti sia come erogazione sia come qualità del credito, stimiamo un ulteriore incremento nel biennio 2025-2026, influenzato dal difficile e instabile contesto internazionale”.

Analisi settoriale: rischiosità e finanziamenti

L’analisi settoriale rivela dinamiche differenziate nella rischiosità e negli importi erogati.
Costruzioni
   – Registra un calo del -7,8% negli importi erogati alle società di capitali, probabilmente a seguito della fine degli ecobonus.
   – Ha mostrato una crescita intensa dei tassi di default, passando dal 3,11% di giugno 2024 al 3,55% a fine anno. La fragilità del mercato domestico e la fine degli incentivi continueranno ad alimentare questa crescita.
Tessile e Abbigliamento
   – Settore in difficoltà, con tassi di default al 3,93% a fine 2024 (+0,67 p.p. rispetto a giugno 2024).
  – Riduzione degli importi erogati di circa il -5,4% rispetto al 2023, influenzato dal calo delle vendite e dall’instabilità dei mercati.
Meccanica strumentale
   – Si conferma uno dei settori più resilienti, con un tasso di default dell’1,85%.
   – Importi erogati sostanzialmente stabili (+0,5%), nonostante un 2024 complesso per export e domanda interna. La forte posizione competitiva delle imprese del settore è un fattore chiave di tenuta.

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Marginalità operativa e liquidità

Marginalità Operativa Lorda (MOL): si prevede una tenuta delle imprese italiane nel biennio 2024-2025, con livelli intorno al 9%, solo di poco inferiori al picco del 9,5% del 2023. Tuttavia, per i settori più esposti (automotive, commercio, tessile e alimentare) si attendono contrazioni della marginalità nell’ordine di 0,5-1 p.p.
Liquidità: le aziende italiane dovrebbero mantenere adeguati cuscinetti di cassa, sebbene in contrazione rispetto al 2023. Ciò è dovuto agli attesi incrementi dei rimborsi delle quote capitali di debito e un approccio più selettivo da parte delle istituzioni finanziarie nella concessione del credito.

Conclusioni e raccomandazioni

Lo studio evidenzia un quadro in cui la stabilità dei finanziamenti è affiancata da una crescente rischiosità, rendendo cruciale per le imprese italiane l’adozione di strumenti avanzati di monitoraggio e gestione del rischio di credito per salvaguardare e promuovere la loro crescita aziendale. La capacità di anticipare le criticità e di adattarsi a un contesto internazionale incerto sarà determinante per la resilienza, la competitività e lo sviluppo del business

CRIF, attraverso le sue soluzioni di business information, analisi di rating e previsionali, si pone come partner strategico per supportare le imprese nella navigazione di queste sfide, fornendo un supporto cruciale alla crescita aziendale e trasformando i dati in valore aggiunto per decisioni finanziarie più consapevoli e sicure, nonché per un finanziamento delle imprese mirato.

 

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