15 Giugno 2025
Banca d’Italia, nel 2024 Bolzano cresce dello 0,7 %, servizi e costruzioni compensano la frenata dell’industria


Economia. L’economia altoatesina ha chiuso il 2024 con un’espansione reale dello 0,7 per cento, in linea con Trento e con la media nazionale. Lo attesta il rapporto congiunturale della Banca d’Italia, presentato il 12 giugno. La crescita, assai più modesta di quella del post-pandemia, riflette forze opposte: da un lato la domanda interna, sorretta dal lieve recupero del potere d’acquisto delle famiglie; dall’altro l’export frenato dalle difficoltà tedesche e la prudenza delle imprese sugli investimenti, accresciuta dai dazi minacciati dagli Stati Uniti.

Industria in affanno, USA croce e delizia

Nel manifatturiero i fatturati reali arretrano e le aspettative per il 2025 puntano al massimo alla stabilità. Le vendite all’estero restano positive in termini di volume (+2,5 %), ma rallentano sensibilmente rispetto al 2023; a reggere il dato è il settore degli apparecchi elettrici, concentrato in poche grandi aziende. Le spedizioni verso gli Stati Uniti corrono invece oltre il 12%, probabile anticipo di ordini in vista dell’inasprimento dei dazi.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Edilizia, olimpiadi e PNRR sostengono il settore

Il cantiere Alto Adige resta vivace grazie agli investimenti pubblici legati al PNRR e alle prime opere per Milano-Cortina 2026. La domanda privata, invece, arretra dopo il ridimensionamento del Superbonus. Sul mercato immobiliare le compravendite residenziali flettono solo del 2,1% (contro il -16,8 % del 2023), mentre i prezzi salgono del 5,2 %, ampliando ulteriormente il divario con il resto d’Italia.

Turismo da record, il terziario fa da traino

Le presenze turistiche stabiliscono un nuovo massimo storico, con un incremento del 2,6 % sospinto dagli stranieri e dagli hotel. Ne beneficiano alloggio, ristorazione, commercio al dettaglio e trasporti, che grazie al flusso turistico mantengono il ruolo di motore dell’economia provinciale.

Credito, tassi in discesa e primi segnali di riavvio

La stretta monetaria si allenta: il tasso medio sui nuovi prestiti per investimenti scende al 5% (dal 5,8 di fine 2023) e quello sui mutui casa al 3,9% (dal 5,1). I prestiti alle imprese tornano in territorio positivo nel primo trimestre 2025 (+1,8 %), mentre quelli alle famiglie chiudono il 2024 con un +0,3%; i mutui crescono dell’1,3%. La qualità del credito rimane stabile, con nuovi deteriorati fermi all’1,1% dei prestiti in bonis.

Lavoro: meno occupati, ma disoccupazione resta al 2%

Gli occupati calano dello 0,6 %, unico segno meno del Nord-Est, ma il tasso di disoccupazione resta tra i più bassi d’Europa, fermo al 2 %. Il reddito reale delle famiglie cresce dello 0,3 % e i consumi dello 0,4 %, sostenuti dal raffreddamento dell’inflazione.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Bankitalia ricorda che tra il 2007 e il 2023 Bolzano ha corso più della media italiana ed europea grazie all’aumento della produttività oraria favorito dagli investimenti in capitale fisico e digitale. Per difendere questo vantaggio servirà proseguire sull’innovazione, puntando su tecnologie, ricerca e competenze avanzate, soprattutto alla luce della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale.

Il quadro consegna l’immagine di un Alto Adige in rallentamento ma ancora solido. La tenuta dei servizi, la spinta dei cantieri pubblici e la graduale normalizzazione del credito offrono un cuscinetto importante. La sfida per il 2025 sarà riaccendere gli investimenti privati e agganciare la ripresa della domanda internazionale, quando le incertezze sui dazi si saranno, si spera, dissipate.





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