
Si fa sempre più concreta la possibilità che i fondi Pnrr vengano destinati alla difesa. Dopo le indicazioni della Commissione Ue in questa direzione, oggi l’Eurocamera vota una «relazione sull’attuazione del dispositivo di ripresa e resilienza» firmata dagli eurodeputati Victor Negrescu (S&D) e Siegfried Muresan (Ppe). Già approvata nelle commissioni economiche, la relazione di oltre 150 pagine non ha valore legislativo, ma fornirà indicazioni importanti sull’orientamento Ue in materia di difesa. Sotto i riflettori, il paragrafo 43, dove si chiede venga valutato di «consentire investimenti mirati» in «difesa, scorte strategiche e innovazione» militare». Il programma d’investimento Ue, nato con la pandemia scadrà infatti nell’estate 2026, ma la richiesta dei parlamentari sarebbe quella di prorogarlo proprio per consentire le spese belliche. Mentre ieri l’esecutivo europeo ha presentato il nuovo provvedimento di semplificazioni – quarto pacchetto «Omnibus» della serie -, tutto dedicato alle spese militari. Lo scopo è quello di sbloccare gli investimenti pubblici e privati a vantaggio dell’industria europea. Il commissario alla Difesa Kubilius ha assicurato «autorizzazione rapide»: «Non più di 60 giorni», a fronte degli attuali mesi o anni.
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