18 Giugno 2025
Intelligenza artificiale in Africa, l’Italia apre un centro per lo sviluppo


Un centro per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Africa. È tutto pronto per il lancio dell’AI hub per lo sviluppo sostenibile di dodici Paesi africani, promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (Undp). Si tratta di un progetto approvato dai leader del G7 nell’estate 2024 (quando l’Italia guidava il Gruppo dei Paesi più industrializzati) e che rientra nel Piano Mattei per l’Africa del governo, oltre a riflettere gli obiettivi della strategia Global gateway della Commissione europea (che vuole collegare le infrastrutture tecnologiche europee a quelle balcaniche, africane e mediorientali), e i piani sull’AI dell’Unione africana.

L’AI hub si troverà a Roma e verrà inaugurato ufficialmente venerdì 20 giugno. Il suo obiettivo è quello di aiutare dodici Paesi africani (Algeria, Angola, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Mauritania, Marocco, Mozambico, Repubblica del Congo, Senegal, Tanzania e Tunisia) a sviluppare e impiegare modelli efficaci di intelligenza artificiale in settori come agricoltura, sanità, infrastrutture, istruzione, formazione, acqua ed energia.

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La piattaforma

Come spiegato in conferenza stampa lunedì 16 giugno dal ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, l’AI hub si presenterà come un sito su cui gli innovatori potranno cercare contatti e risorse per favorire lo sviluppo industriale africano attraverso l’intelligenza artificiale. Si tratta, dunque, di uno strumento attraverso il quale le startup africane potranno conoscere le multinazionali occidentali e avviare nuove collaborazioni che possano contribuire alla crescita del territorio.

L’hub, insomma, vuole essere una porta d’accesso sul mondo per i giovani innovatori del continente e per lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale in Africa. In questo contesto, i partner occidentali dovranno supportare le startup africane nell’accesso alle infrastrutture di calcolo e di sviluppo dell’AI: dai supercomputer ai data center. E su questo punto la strada è ancora lunga: basti pensare che oggi l’Africa ha accesso a solo il 2% dei data center globali.

I primi passi da fare

La giornata di inaugurazione vedrà anche il lancio delle prime iniziative concrete legate all’AI hub.
Si parte con la presentazione delle caratteristiche della piattaforma: l’hub presenterà nella sua interfaccia anche un chatbot (chiamato “AI chatbot coach”) a cui sarà possibile chiedere consigli e contatti, oltre a una libreria digitale dove gli interessati potranno trovare tutte le informazioni necessarie per individuare i partner con cui collaborare. Inoltre, l’hub sarà una “piattaforma diagnostica”, attraverso la quale si potranno seguire i progressi dei progetti avviati.



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