8 Agosto 2025
Operazione bonus scam


Scoperta una maxi truffa nel settore edilizio: il comando provinciale della guardia di finanza di Chieti ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, per un valore di oltre 10 milioni di euro, nei confronti di 8 persone e 2 società implicate

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L’indagine, condotta dai militari della Compagnia Vasto, coordinati dal tenente Carlo Donnini, su delega del procuratore della Repubblica di Vasto, è scaturita da alcuni riscontri effettuati – dopo un esposto presentato da un condomino – in un cantiere di San Salvo, consentendo di smantellare un meccanismo illecito di frode, finalizzato alla creazione fittizia e all’indebita monetizzazione dei relativi crediti d’imposta, introdotti dal decreto Rilancio, nel settore degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica.

Nel complesso residenziale (composto da tre edifici e circa 160 unità abitative) – oggetto di ripristino e ammodernamento rientrante nel Bonus 110% – i lavori sarebbero stati in alcuni casi solamente avviati, ma non portati a termine ed in altri completamente inesistenti.

Alcuni degli indagati avrebbero orchestrato un articolato sistema consistente nella generazione di crediti fiscali fittizi, successivamente ceduti a terzi ed in parte utilizzati in compensazione per il pagamento delle imposte, sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate.

I reati ipotizzati, a vario titolo, per i quali il gip del tribunale di Vasto, Fabrizio Pasquale, ha emesso un decreto di sequestro preventivo, tra somme di denaro, quote societarie, immobili e crediti nei confronti dei soggetti (amministratori di società edili, professionisti, asseveratori e amministratori di condominio), sono quelli di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falsità ideologica e dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici.

Cessione crediti fiscali

procedure celeri

 

Il provvedimento è stato eseguito in diverse città tra le quali Pescara, Tollo, Napoli, Milano, San Severo (Foggia), Jesi (Ancona) e Lavello (Potenza), è stato applicato sulla scorta delle evidenze probatorie acquisite nell’ambito della fase delle indagini preliminari e pertanto, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza.

“I servizi di prevenzione e repressione, svolti quotidianamente dal Corpo, a contrasto delle indebite compensazioni e degli altri illeciti connessi alla circolazione dei crediti d’imposta fittizi” – evidenzia il comandante provinciale della Finanza di Chieti, colonnello Michele Iadarola – confermano come gli stessi siano destinati a garantire la corretta distribuzione delle ingenti risorse pubbliche stanziate per sostenere le famiglie e le imprese”.



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