20 Giugno 2025
Vertenza Marelli, avviata la procedura ‘Chapter 11’ per la ristrutturazione del debito — Imprese


Incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy sul Piano di rilancio finalizzato al riequilibrio della situazione patrimoniale ed economico finanziaria della Marelli Holding, il maggior produttore italiano di componentistica auto, con più di seimila lavoratori in Italia di cui oltre 500 nello stabilimento bolognese in via del Timavo.

Marelli Holding ha ottenuto l’accesso alla procedura di ‘Chapter 11’ negli Stati Uniti. La Corte del Delaware ha bloccato temporaneamente la situazione debitoria della società, consentendo di lavorare a un ambizioso piano di ristrutturazione. Se entro 45 giorni non arriveranno offerte di acquisizione, la proprietà del gruppo passerà automaticamente dai fondi americani di KKR ai creditori, guidati da Strategic Value Partners. Ad oggi, circa l’80% dei finanziatori ha già sottoscritto l’accordo per la ristrutturazione del debito.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

L’assessore regionale al lavoro Giovanni Paglia esprime, “preoccupazione per l’esito della vicenda. La transizione verso un nuovo soggetto finanziario, diverso per natura e fini da quello che controllava l’azienda, apre a oggi più incognite che certezze”. L’assessore questa mattina era a Roma, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il ministro Adolfo Urso, la sottosegretaria del Ministero del Lavoro, Fausta Bergamotto, la proprietà, le istituzioni coinvolte e le organizzazioni sindacali, per la presentazione del piano.

“Da quanto abbiamo appreso la notizia dell’avvio della ristrutturazione del maxi-debito può non essere in sé così preoccupante, persino in linea con la traiettoria della precedente acquisizione di Kkr”, aggiunge Paglia. “Il problema è che col passaggio da kKr a Strategic Value Partners, specializzata in situazioni di acquisizione di realtà in crisi, possono configurarsi atteggiamenti molto più aggressivi e diversificati sugli asset strategici, col rischio di ampi tagli su possibili situazioni a minore redditività. Oggi noi non disponiamo di una evidenza della redditività dei singoli stabilimenti italiani e questo ci espone a rischi evidenti, soprattutto in assenza di un chiaro affidamento sulle commesse future da parte del cliente chiave, Stellantis”.

“È quindi fondamentale un approccio forte da parte del Governo italiano, finalizzato a garantire una prospettiva di certezza industriale e allo stesso tempo una via di uscita positiva”, conclude l’assessore Paglia. “Marelli è un grande patrimonio del nostro Paese, non possiamo permettere che venga messo a rischio da operazioni di ingegneria finanziaria e irresponsabilità produttiva”.



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