Crediti sociali sportivi per rilanciare gli investimenti, l’intervista a Diego Nepi Molineris

I crediti sociali sportivi per rilanciare gli investimenti nello sport. È l’iniziativa promossa da Sport e salute, che punta a coinvolgere le aziende in un percorso virtuoso di investimenti sul territorio. Ne abbiamo parlato con Diego Nepi Molineris, Ad della società.

Domanda. Cosa sono i crediti sociali sportivi?

Risposta. L’idea nasce da una visione che si concretizza in progetti sociali come quello di Colle Oppio a Roma. Fino a pochi anni fa il successo e il valore di una struttura sportiva venivano determinati unicamente dalle performance agonistiche. Dal 2022 in poi, invece, si è cominciato a calcolare il contributo economico (Pil) generato dalle attività sportive svolte all’interno degli impianti: un primo passo verso una visione più ampia del valore prodotto. Alla logica del Pil si è poi affiancato il calcolo dello Sroi, il ritorno sociale dell’investimento, capace di misurare il valore non più in termini esclusivamente finanziari, ma anche sociali e ambientali, iniziando quindi ad avere contezza del valore degli investimenti effettuati sullo sport e sulle infrastrutture. Da qui l’idea del Credito sociale sportivo. In questa prima fase abbiamo lanciato una landing page creditisportivisociali.it per raccogliere l’interesse delle aziende sull’iniziativa e spiegare la nostra visione che insiste molto sulla S di Esg che sta per Sociale ed è strettamente legato allo sport e alla salute, in quanto lo sport, oltre a promuovere il benessere fisico e mentale promuove anche l’inclusione e l’integrazione sociale.

D. Questi crediti sociali sportivi diventeranno dei token?

R. I Crediti sociali sportivi sono uno strumento che permette di valorizzare l’impatto sociale ed economico generato dallo sport praticato presso un impianto sportivo, rendendolo trasparente e riconoscibile. Il token è un modo per rendere tangibile e misurabile il beneficio che al momento è immateriale. E possono rappresentare un valore sociale e concreto prodotto anche dalle aziende che supportano un’iniziativa ad alto valore sociale.

D. I fondi derivanti dall’acquisizione dei crediti come verranno utilizzati?

R. Sport e Salute, società in house del Mef, ha attivi più di 1200 progetti sociali, sviluppati per conto del Governo, sui quali poter lanciare i crediti sociali sportivi. Noi vorremmo che le imprese del territorio acquisiscano questi Crediti in modo tale da innescare un processo di economia circolare tra la ristrutturazione, la gestione e la valorizzazione di un impianto sportivo. L’obiettivo è quello di togliere gli alibi a chi non sviluppa e non gestisce gli impianti creando, invece, nuove opportunità per poterlo fare”.

D. Quali sono i vantaggi per le imprese che partecipano?

R. Sicuramente un effetto moltiplicatore perché Sport e Salute reinveste in progetti che hanno un forte impatto sociale. Quindi con il singolo investimento in un progetto si crea poi l’effetto moltiplicatore consentendo lo sviluppo di altri progetti in tutta Italia. Inoltre, a seconda della missione della società o dell’azienda che investe, si possono avere dei vantaggi sul bilancio di sostenibilità. E quindi migliorare il loro profilo sociale in ambito Esg (ovvero quei criteri ambientali, sociali e di governance con cui vengono valutate sul fronte della sostenibilità).

D. Tempistiche: quando si partirà? Sarà una procedura sempre aperta o ha dei tempi?

R. Il progetto è già partito e, come detto, abbiamo una landing page per raccogliere l’interesse delle aziende sull’iniziativa e spiegare la visione che ci ha guidato. Siamo partiti dalla case history di Colle Oppio che rappresenta un esempio emblematico dei progetti che possono essere sostenuti e valorizzati attraverso i Crediti sociali sportivi. Avviato nel 2022, con l’opera di riqualificazione dell’intera area, l’iniziativa ha portato alla realizzazione di un moderno impianto sportivo all’interno dell’omonimo parco romano, con una vista privilegiata sul Colosseo, simbolo universale della storia e della cultura italiana. Oggi non è solo uno degli spazi sportivi più ambiti e riconoscibili, ma è un modello che dimostra come lo sport, se ben progettato e integrato nel tessuto urbano, possa generare valore sociale, economico e culturale, diventando motore di trasformazione concreta per la città e per le persone. Contemporaneamente stiamo lavorando su altri progetti pilota da cui poi lanciare in maniera definita l’iniziativa.