l’incertezza sui voucher spiazza i cittadini

ALESSANDRIA – La fine del rapporto tra Amag Mobilità e il Comune di Alessandria lascia dietro di sé uno strascico di polemiche e, soprattutto, una situazione di incertezza che colpisce utenti e lavoratori. Con l’avvicinarsi del 30 giugno, data in cui terminerà il contratto di Amag Mobilità, aumentano le difficoltà per i cittadini, che si trovano ora in una situazione di incertezza circa la validità dei voucher di pagamento per le soste. Già da alcuni giorni gli abbonamenti mensili non sono più disponibili nelle edicole e sono confusi anche i possessori di abbonamenti annuali e chi ha acquistato scorte di biglietti per la sosta oraria nelle strisce blu della città.

I cittadini chiamano Amag Mobilità per avere risposte ma l’azienda rinvia al Comune per avere informazioni su cosa fare dal 1° luglio in avanti. Amag Mobilità, tramite l’amministratrice delegata Valentina Astori, si è impegnata a fornire “a breve” indicazioni su come precedere alla restituzione dei voucher e abbonamenti già acquistati e precisa: “La confusione non è figlia di una diatriba tra l’azienda di trasporto e il Comune ma di una vicenda in cui ci sono in ballo lavoratori e servizi”.

Nodo centrale è la gara per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico: “Nessuno ha mai messo in dubbio che la gara debba essere fatta e che il Comune abbia la titolarità dei servizi” ha precisato l’Ad di Amag Mobilità. Nelle modalità di affidamento del servizio l’azienda contesta però il mancato rispetto della clausola sociale per i lavoratori. Amag Mobilità, ha ricordato Valentina Astori, ha quindi promosso un ricorso al Tar e ha poi avanzato un’istanza tecnica per anticipare l’udienza, e la decisione del Tribunale, dal 15 ottobre al 2 luglio: “Abbiamo chiesto al Comune di proseguire almeno fino al 2 luglio per non avere problemi né con i lavoratori né con gli utenti per la validità dei voucher e abbonamenti. Non ci è stato concesso”.

Proprio ieri, in consiglio comunale, il sindaco Giorgio Abonante è intervenuto sul tema: “La gara sulle soste e i parcheggi è stata pubblicata dopo tantissimi incontri con le parti sindacali, una attività di concertazione andata avanti per lungo tempo e che per certi versi ha rallentato la pubblicazione dei documenti stessi di gara”ha precisato il primo cittadino “abbiamo scelto di internalizzare la funzione per riprendere in capo il controllo parcheggi, riteniamo di poter fare qualcosa di più per andare incontro alle esigenze dei cittadini. L’appalto dei servizi scelto ci consente di incamerare tutte le risorse derivanti dai parcheggi e scegliere la modalità tecnica migliore per gestire i servizi minimi legati all’erogazione del servizio. Il ricorso al Tar di Amag Mobilità ha impedito ai 9 lavoratori di entrare in ruolo, se fosse andato tutto liscio avrebbero cominciato a metà giugno. L’indicazione di Amag Mobilità sulla necessità di 18 lavoratori non sta né in cielo né in terrà. Sul servizio scuolabus il Comune andrà in gara prossimamente. Ho difeso gli interessi della collettività alessandrina che ha tutto il diritto di scegliersi il tipo di servizio con modalità che non devono essere imposte da nessuno. Ho deciso di abbandonare l’ultima riunione in Prefettura quando è emerso in modo netto, chiaro ed esplicito il tentativo di imporre al Comune una proroga assurda che sarebbe assolutamente antieconomica e inefficace. Queste imposizioni non devono passare, il Comune non deve abbassare la testa”. 

La posizione del Comune è stata definita “oltranzista” dall’amministratrice Delegata di Amag Mobilità: “Le parole pronunciate dal sindaco nei giorni scorsi mi hanno lasciata perplessa e sorpresa. Io sono in Amag Mobilità dal 2023 ma, parlando a nome dell’azienda e del maggiore azionista, non posso non rilevare che l’ingresso del Gruppo Zoncada ha non solo garantito ma anche migliorato i servizi. Il Comune è sovrano nei suoi contratti e decisioni e nessuno ha voluto imporre niente. Il nostro intervento, però, è stato necessario perché il Comune ha ratificato il termine dei contratti senza occuparsi dei 36 lavoratori che sono impiegati su quei contratti”.

Nonostante “numerosi incontri e richieste formali“, lamenta l’Ad di Amag Mobilità, il Comune non avrebbe comunicato nessun piano di reimpiego o di tutela occupazionale: “A questo punto, da parte nostra, non può che esserci l’opzione delle procedure di licenziamento collettivo”. Se da una parte Amag Mobilità contesta l’intransigenza dell’amministrazione rispetto alla proroga di due giorni, dall’altra l’amministrazione comunale ha parlato di “mancata collaborazione” da parte dell’azienda di trasporto, in particolare per la comunicazione delle targhe degli abbonati: “C’è la legge sulla privacy – ha replicato Valentina Astori – Finora tutte le decisioni dell’amministrazione le abbiamo lette sui giornali. Quando ci comunicheranno ufficialmente chi è il nuovo gestore Comune diremo tutto quello che dobbiamo dire, nei crismi della legge”. 

L’Amministratrice di Amag Mobilità, quindi, ribadisce: “C’è stata una gara per tre servizi. Il trasporto dedicato alle persone con disabilità è stato affidato a un altro gestore senza che neppure lo sapessimo, per gli scuolabus non si sa nulla, se non che il 30 giugno scade. Per i parcheggi è stata fatta una gara per la quale sono state previste 9 persone a fronte delle 18 attualmente impiegate. Non ci permettiamo di giudicare le scelte strategiche del Comune che gli competono. Può essere anche una buona soluzione affidare il trasporto per persone con disabilità a un operatore specializzato in questo tipo di servizio, che necessita di determinate competenze. La scelta può anche essere condivisa ma resta il problema che legate a quel servizio c’erano sei persone e se Amag Mobilità non ha più quel servizio è impensabile che l’azienda possa tenere quelle persone”.