27 Giugno 2025
nei guai hotel e aziende edili


Scoperti nove lavoratori in nero, otto attività sospese tra strutture ricettive e aziende edili, sanzioni per complessivi 150 mila euro. E’ questo il bilancio di un’operazione guidata dai carabinieri del Nil (Nucleo ispettorato del lavoro), volta a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro e al rispetto del vincolo idrogeologico nei lavori edili. Dai controlli emerge così il fenomeno di lavoro nero diffuso e da non sottovalutare: soprattutto perché oltre alla mancanza di regolare occupazione dei lavoratori emergono aspetti legati anche al rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.

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Sono state controllate dal Nil sette ditte nel comune di Bellaria – Igea Marina, tre nel Comune di Rimini, una nel Comune di Morciano di Romagna e sette ditte nel Comune di Riccione, risultate non conformi. I controlli effettuati hanno portato alla luce numerosi violazioni attinenti alla materia giuslavoristica, quali lavoro senza preventiva regolare instaurazione del rapporto di lavoro, pagamenti della retribuzione non tracciabile al fine di non versare i previsti contributi previdenziali, violazioni in materia dell’orario di lavoro e dei periodi di riposo settimanali. E nei confronti di 8 di esse è stato adottato il provvedimento sospensivo dell’attività imprenditoriale. 

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I controlli dei carabinieri del Nil 

In particolare sono state sospese temporaneamente tre strutture ricettive nel comune di Bellaria – Igea Marina gestite da imprenditori stranieri per l’impiego di un lavoratore in nero, omessa formazione per la sicurezza negli ambienti di lavoro, omessa gestione e documentazione inerente alla materia per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e installazione abusiva di impianti di videosorveglianza.

Sono state sospese temporaneamente una struttura ricettiva e tre ditte edili nel comune di Riccione, gestite da imprenditori italiani e stranieri, per l’impiego di quattro lavoratori in nero, pagamento della retribuzione in contanti, omessa formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro, mancanza dei Piani operativi di sicurezza aziendali e mancanza di protezioni nei cantieri atte a impedire la caduta verso il vuoto.

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E’ stato sospeso temporaneamente un centro di attività ricreative situato a Rimini, gestito da imprenditori italiani, per l’impiego di quattro lavoratori in nero, sprovvisti di formazione e addestramento per la sicurezza nei luoghi di lavoro, omessa visita medica dei lavoratori impiegati, pagamento della retribuzione in contanti, infedeli registrazioni nelle buste paga dei lavoratori, superamento delle ore settimanali nel massimo consentito e mancanza di protezioni atte a impedire le cadute verso il vuoto nei lavori in quota.

Complessivamente sono state elevate oltre 150 mila euro di sanzioni amministrative.



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