Per la sua annuale assemblea, prevista per lunedì 30 giugno, l’Associazione Commercianti Albesi – che celebra il traguardo dei suoi primi 80 anni – avrà un ospite speciale. All’appuntamento previsto a Tenuta Fontanafredda, infatti, interverrà anche il presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, che abbiamo intervistato.
Presidente Sangalli, Alba e le Langhe rappresentano un modello di equilibrio tra tradizione e innovazione, tra piccole imprese e vocazione internazionale. Quali elementi di questo sistema territoriale possono ispirare le politiche nazionali di Confcommercio?
Il modello delle Langhe mostra quanto sia strategico valorizzare le radici locali proiettandole in una dimensione più ampia. La qualità dell’offerta, la cura del territorio, la cultura del fare impresa con identità e passione sono elementi preziosi. A livello nazionale, Confcommercio guarda a questo esempio per promuovere politiche che uniscano innovazione digitale e autenticità territoriale, turismo sostenibile e commercio di prossimità. È un equilibrio virtuoso che crea valore non solo economico, ma anche sociale e culturale.
L’Associazione Commercianti Albesi festeggia 80 anni: una lunga storia di rappresentanza radicata nel territorio. Che valore ha oggi, a suo avviso, il ruolo delle associazioni locali in un mondo economico sempre più interconnesso e globalizzato?
In un’economia segnata da grandi trasformazioni e dinamiche globali, le associazioni come ACA rappresentano un presidio insostituibile per le imprese: conoscono i territori, interpretano i cambiamenti, ascoltano i bisogni reali, costruiscono soluzioni concrete, offrono servizi e supporto operativo.
La loro forza sta nella capacità di coniugare visione e quotidianità. In altre parole, sono protagoniste attive dello sviluppo locale, capaci di collaborare con le istituzioni, promuovere innovazione e preservare il valore del territorio. E in questa fase storica, in cui le sfide globali richiedono anche risposte locali ben strutturate, il ruolo delle associazioni è più che mai centrale.
Il commercio di prossimità continua ad avere un ruolo fondamentale nei centri urbani come Alba, anche in un’epoca segnata dall’e-commerce e dai cambiamenti nei consumi. Come può Confcommercio supportare queste realtà nel restare competitive e vitali?
Il commercio di prossimità è il cuore pulsante delle città, ed è insostituibile per la sicurezza e la qualità della vita urbana. Confcommercio, anche attraverso il progetto Cities e la collaborazione con l’ANCI, mira a contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale e a favorire uno sviluppo urbano sostenibile con progetti di rigenerazione urbana, strumenti per la digitalizzazione e promozione della concorrenza leale. È fondamentale per le attività tradizionali integrare fisico e digitale, puntando su servizi, relazioni e identità. Ma servono, naturalmente, politiche fiscali più eque, accesso al credito più facile e meno costoso e sostegni mirati per affrontare la transizione economica. Senza negozi vivi, le città perdono la loro anima.
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