
I tre arrivati a gennaio a titolo temporaneo tornano tutti al mittente: nessuno ha davvero convinto il club rossonero
Non che ci fossero dubbi in proposito, la situazione era chiara già da tempo. Ma ora c’è anche l’ufficialità, certificata sui canali social del club: Joao Felix, Riccardo Sottil e Kyle Walker – usiamo lo stesso ordine utilizzato dal Diavolo – stanno facendo ritorno alle rispettive squadre di provenienza. Il Milan li ha congedati pubblicamente con un “Thank you” che spazza via qualsiasi punto di domanda residuo. Sono stati i tre arrivi in prestito dello scorso mercato invernale – il portoghese in prestito secco, gli altri due con diritto di riscatto -, ma l’avventura non ha prodotto fumate bianche nonostante per ognuno dei tre ci sia stato un momento, più o meno lungo, che aveva fatto ipotizzare un possibile lieto fine.
joao
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Era stato la ciliegina sulla torta del gennaio più spumeggiante di sempre vissuto sul mercato dal Milan. Bollicine immediate, poi la bottiglia si è sgasata in fretta. Report del primo mese: San Siro che si spellava le mani, che si stropicciava gli occhi di fronte ai suoi numeri nell’ambito di una stagione avarissima di godimento tecnico. Visione di gioco, piede raffinato, un ragazzo in cerca di riscatto e di quella consacrazione sempre rinviata. Nulla, è arrivato un altro rinvio. Joao si è smarrito strada facendo, sempre di più, un po’ per mancanze proprie e un po’ ovviamente nel contesto di una squadra e una stagione sempre più complessa. Dopo le prime settimane si discuteva su quanto avrebbe potuto costare discutere col Chelsea del suo cartellino. Le ultime sono state un’agonia, fischi del Meazza compresi. Numeri stagionali in rossonero: 21 presenze, di cui 10 da titolare, 1.015 minuti, 3 gol, zero assist, media voto 5,97.
riccardo
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E’ stato prelevato dalla Fiorentina – a un’ora dal gong di mercato – soprattutto per via della sua duttilità. Destra o sinistra, per lui non fa differenza. Diciamo che, a bocce ferme, era chiaro che ritrovandosi Pulisic da una parte e Leao dall’altra, non sarebbe stato facile ritagliarsi un posto al sole. Ma qualche minuto in più sarebbe stato lecito immaginarlo, anche se a un certo punto pareva che Riccardo potesse rientrare in uno scenario legato ad Adli. Il diritto di riscatto concordato tra Milan e Fiorentina era di 10 milioni: troppi, nel contesto di una squadra senza Europa e quindi da snellire numericamente. Numeri stagionali in rossonero: 8 presenze, di cui una da titolare, 143 minuti, zero gol, zero assist, media voto 5,75.
kyle
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Fra i tre, è stato il più vicino alla permanenza in rossonero. Fino a un certo punto – diciamo inizio aprile – è stato fra i migliori: esperienza, attenzione massima, traino per i compagni. Poi, dopo la frattura al gomito (che l’ha costretto all’intervento chirurgico), la situazione è precipitata. Walker ha perso la maglia da titolare senza più riuscire a riprendersela, e c’è anche chi ha lasciato intendere la concomitanza di situazioni extra campo. Un peccato perché il nazionale inglese era diventato immediatamente un beniamino dei tifosi – tutti pazzi quando, nel riscaldamento, Kyle “sbuffa” l’acqua verso l’alto come d’abitudine -, che individuavano in lui quell’atteggiamento robusto e feroce mancato a molti compagni. Non solo: c’è stato un momento, nemmeno così fugace, in cui il riscatto rossonero pareva virtualmente assodato. Quando Walker ha perso il posto, però, negli spezzoni messi a disposizione di Conceiçao è stato chiaro come il futuro fosse segnato in negativo. Il diritto di riscatto concordato col City era di 5 milioni. Cifra più che ragionevole, ma vale lo stesso discorso di Sottil: senza coppe, e con una rosa da rivisitare profondamente, il Milan ha reputato di destinare altrove quel denaro. Numeri stagionali in rossonero: 16 presenze, di cui 11 da titolare, 1.047 minuti, zero gol, zero assist, media voto 5,73.
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