
ANCONA – Nell’ambito del progetto triennale 2023-25 finanziato dall’incremento del Diritto Annuale “Transizione Digitale ed Ecologica”, la Camera di Commercio promuove l’utilizzo da parte delle imprese marchigiane di servizi e soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali, in attuazione della strategia definita dal Piano Transizione 4.0 e 5.0. Lo fa con sostenendo le PMI con Voucher impresa digitale 5.0 e attraverso una serie di servizi resi attraverso il proprio Punto Impresa Digitale. Nell’evento del 2 luglio 2015 con la misura dei voucher sono state illustrate le azioni di Camera Marche a supporto della doppia transizione del tessuto economico regionale e i dati dell’Osservatorio Innovazione.
“Le imprese marchigiane che scelgono la strada dell’innovazione sono numerose ma si assestano ancora su una tecnologia medio-bassa; sono in compenso capaci di fare rete, e gli indici di innovazione sono in costante miglioramento. Per dare una spinta anche qualitativa all’evoluzione digitale (e green: la transizione è sempre doppia) Camera Marche eroga contributi economici (col bando Voucher Impresa 5.0), offre servizi di diagnosi e formazione alle PMI col Punto Impresa Digitale, gestisce con l’Università Politecnica delle Marche un Osservatorio dedicato all’Innovazione” la sintesi del Presidente di Camera Marche Gino Sabatini al lancio dell’edizione 2025 della misura per sostenere le PMi nei processi di innovazione.
Con lui anche i membri di Giunta Giorgio Menichelli e Andrea Santori (anche in veste di Presidente SVEM). Dopo il loro saluto istituzionale gli interventi di Antonio Romeo (Direttore di DINTEC, consorzio per l’innovazione tecnologica di Unioncamere) , Giovanni Manzotti (resposnabile PID Camera Marche) e Donato Iacobucci (UNIVPM, referente Osservatorio Innovazione).
Porta il suo saluto Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche, a illustrare le attività e i servizi del sistema camerale nazionale in quest’ambito è intervenuto da remoto Antonio Romeo, Direttore Generale Dintec.
La presentazione dei dati dell’Osservatorio 4.0 sullo stato dell’innovazione e della digitalizzazione a livello regionale sono stati esposti dal professore Donato Iacobucci, Università Politecnica delle Marche, mentre sarà Giovanni Manzotti, Responsabile dei servizi per la transizione digitale ed ecologica della Camera di Commercio delle Marche, a raccontare opportunità e i servizi offerti dalla Camera di Commercio delle Marche (ovvero il Bando Voucher Impresa Digitale 5.0 e Il nuovo Sportello ESG a sostegno della sostenibilità delle imprese).
Voucher Impresa Digitale 5.0
(info qui www.marche.camcom.it )
FINALITA’
La Camera di Commercio, nell’ambito delle attività previste dal progetto finanziato dall’incremento del DA “Transizione Digitale ed Ecologica” (approvato con Decreto del Ministro dello Sviluppo economico per il periodo 2023/2025), intende promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle PMI di tutti i settori economici attraverso il sostegno alle iniziative di digitalizzazione, anche finalizzate ad approcci “green oriented” del tessuto produttivo marchigiano
DOTAZIONE FINANZIARIA € 1milione, aiuti concessi in regime “de minimis”. BENEFICIARI PMI delle Marche
AMBITI DI INTERVENTO
Ammissibili progetti che prevedano l’acquisto di servizi di progettazione e/oconsulenza, formazione, nonché di beni e servizi strumentali / software (in misura ⩽ 50%)finalizzati alla implementazione e adozione di una o più delle tecnologie digitali 4.0 di cui quali tra gli altri:
- robotica avanzata e collaborativa
- interfaccia uomo-macchina
- manifattura additiva e stampa 3D
- prototipazione rapida
- internet delle cose e delle macchine
(…altre in elenco esaustivo)
ENTITA’ DELL’AGEVOLAZIONE
- MICRO E PICCOLE IMPRESE agevolazione nella misura del 70 % delle spese ammissibili, sino a importo massimo di € 7.000
- MEDIE IMPRESE agevolazione è concessa nella misura del 50% delle spese ammissibili, sino ad un importo massimo di € 5.000
- sono ammessi a finanziamento progetti che prevedano una spesa ammissibile a contributo almeno pari a € 3.000
- Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di Voucher
Quanto la camera ha fatto e fa per la doppia transizione (di seguito alcuni numeri dell’attività del nostro Punto Impresa Digitale)
- 756 attività di Assessment
- 180 assistenze personalizzate mediante Digital Promoter
- 96 iniziative di disseminazione / sensibilizzazione / formazione di base, con un ampio utilizzo di best practice aziendali
- 8 laboratori “PID LAB” con UNIVPM
- 5.400 partecipanti
- 320 azioni di Orientamento
- € 1,7 mln di Voucher Digitali Impresa 4.0 concessi a 347 PMI
- 7.000 imprese hanno beneficiato dei servizi del PID (2023-2025)
- 105 attività di Assessment di Sostenibilità / ESG
- 20 iniziative di disseminazione, sensibilizzazione e formazione di base (Efficientamento Energetico e CER, Economia Circolare, ecc) + attività amministrative su Ambiente
- 782 partecipanti
- partecipazione ad ECOMONDO di Rimini
- € 880 mila di Voucher per la Transizione Ecologica 2024 concessi a 155 PMI (di cui:102 progetti Efficientamento Energetico (Audit, diagnosi…) 53 progetti Economia Circolare (LCA, Carbon Footprint, EDP….)
- avvio del nuovo Portale ENERGIA e SOSTENIBILITÀ (ESG)
Lo stato dell’innovazione delle Marche
L’Osservatorio Innovazione realizzato nell’ambito delle attività del PID si propone di
raccogliere e esaminare dati e indicatori relativi al sistema dell’innovazione dellaregione Marche. Il focus è sui temi della digitalizzazione e della sostenibilità.
- L’Osservatorio è principalmente basato su dati forniti da fonti ufficiali, come ISTAT eEUROSTAT. Una parte del rapporto esamina i dati relativi alle imprese che hanno partecipato ai bandi Voucher per la digitalizzazione emessi dalla Camera di Commerciodelle Marche.
- Il sistema produttivo delle Marche è caratterizzato da una quota elevata di micro epiccole imprese e da settori manifatturieri a media e bassa tecnologia. Da questo scaturiscono alcuni elementi di debolezza del sistema regionale dell’innovazione, quando confrontato con le medie italiane ed europee: la bassa incidenza sul PIL dellaspesa in ricerca e sviluppo (R&S), l’1% nella regione contro una media nazionaledell’1,4%, e la limitata attività nell’ambito della brevettazione; le domande di brevettointernazionale delle imprese marchigiane sono risultate stagnanti o declinanti nell’ultimo decennio a fronte di una considerevole crescita a livello nazionale.
- A queste caratteristiche si associa un ulteriore elemento di debolezza costituito dalla ridottapresenza all’interno delle imprese di personale con elevati livelli di qualificazione. Il ritardo è particolarmente evidente nella presenza di specialisti ICT e questo determinale principali difficoltà da parte delle imprese nell’assorbimento delle nuove tecnologie.
- Il modello di innovazione delle imprese regionali fa perno soprattutto su processi di ‘learning by doing’ e su continui miglioramenti qualitativi dei prodotti e dei processi attuati in stretta collaborazione con clienti e fornitori. Di qui i buoni risultati per quanto concerne la collaborazione fra imprese all’interno della filiera e i livelli elevati nelle innovazioni di prodotto e di processo, tenendo però conto che si tratta in gran parte di innovazioni incrementali.
- Mentre nelle domande di brevetto per invenzione gli indicatori regionali sono inferiori alla media italiana ed europea, la performance delle imprese regionali è decisamente migliore nella registrazione dei marchi e nella protezione del design. Anche questo è ilrisultato della specializzazione regionale in alcuni settori (moda, mobili, ecc.) e della prevalenza in questi settori di piccole e medie imprese.
- Note positive emergono dall’esame della dinamica temporale. La gran parte degli indicatori esaminati mostra un deciso miglioramento negli ultimi anni. A partire dall’indice sintetico elaborato dal Regional Innovation Scoreboard che è passato da77,4 nel 2014 a 98.7 nel 2023, con un deciso incremento soprattutto nell’ultimo anno di rilevazione. Migliorano in particolare gli indicatori che sono più direttamente associati al modello di innovazione regionale mentre continuano a rimanere carenti quelli relativi all’impegno nella R&S e all’assunzione di ricercatori e personale addetto alle attività di ricerca e sviluppo.
- Le carenze nell’utilizzo di capitale umano qualificato sono evidenti soprattutto per glispecialisti in ICT e questo potrebbe spiegare il relativo arretramento della regione nell’ambito degli indicatori di digitalizzazione. Ciò rende tanto più strategiche le attivitàsvolte nell’ambito del PID, in sinergia con altre iniziative in ambito regionale, per favorire la digitalizzazione delle imprese in particolare quelli di minore dimensione.
- Gli assessment svolti dal PID nell’ambito dei voucher per la digitalizzazione evidenziano infatti un evidente gap nel grado di maturità digitale fra micro e piccole imprese e medie imprese. Ciò si riflette anche nella attenzione delle imprese per i progetti di e-commerce e CRM, cloud e integrazione mentre è bassa la percentuale di progetti relativi all’IoT e alla realtà aumentata, tecnologie che comportano maggiore complessità dal punto di vista organizzativo e di competenze. In generale prevalgono le tecnologie associate ad innovazioni di processo piuttosto che di prodotto, nella logica dell’innovazione incrementale.
- Notizie positive emergono anche con riferimento agli indicatori di sostenibilità, nei quali la regione presenta valori generalmente superiori alla media nazionale. Ciò vale sia in riferimento all’ambito dell’energia (la potenza installata nelle rinnovabili ha una quotamaggiore rispetto all’Italia e all’Europa) sia con riferimento al riciclo dei rifiuti. Sono inferiori alla media gli indicatori di consumo di materie e di produzione di rifiuti speciali. Il dato, in sé positivo, è da mettere in relazione alle specializzazioni produttive della regione.
- Considerate le crescenti sinergie fra gli obiettivi di sostenibilità ambientale e la digitalizzazione, una più decisa accelerazione nella diffusione delle tecnologie digitali potrà contribuire anche a consolidare la già buona posizione della regione negli indicatori di sostenibilità.
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