
Si è ufficialmente conclusa l’edizione 2025 di Tenuta Lab, un percorso formativo intensivo che ha coinvolto 25 studenti provenienti da sette delle nove università partner di Circle U. Dopo gli incontri preparatori online a fine maggio, il programma è proseguito con una settimana immersiva in presenza, dal 9 al 13 giugno, presso la Tenuta Suvignano, un luogo simbolo di rigenerazione sociale e innovazione sostenibile.
La Tenuta Suvignano, situata in Toscana, rappresenta un caso emblematico di riconversione di un bene confiscato alla mafia. Si tratta della più grande tenuta sottratta alla criminalità organizzata in Toscana, sequestrata nel 1996 e definitivamente confiscata nel 2007. Oggi, gestita dalla Regione Toscana, Suvignano è un centro di innovazione sociale, agricoltura sostenibile e turismo responsabile, esempio concreto di come un ex simbolo di potere mafioso possa diventare un patrimonio civico vivo e fiorente.
Nel corso del Tenuta Lab, gli studenti hanno approfondito come il contrasto alla criminalità organizzata possa diventare un catalizzatore per un’innovazione sostenibile e inclusiva, ponendo la comunità al centro. Divisi in gruppi internazionali e interdisciplinari, hanno sviluppato idee e progetti con un triplice impatto: sociale, ambientale ed economico. Attraverso metodi di co-progettazione come il design thinking, la mappatura degli stakeholder e il prototipaggio rapido, hanno affrontato tematiche che spaziano dall’impatto delle mafie sulle economie rurali all’imprenditorialità rigenerativa, dall’innovazione sociale alla transizione ecologica.
Il percorso ha incluso momenti di confronto diretto con imprese locali, agricoltori e istituzioni, stimolando gli studenti a immaginare come le loro idee possano estendersi oltre Suvignano, generando effetti a catena nelle rispettive comunità di origine.
Aliia, studentessa dell’Università di Vienna, ha condiviso il proprio entusiasmo per l’esperienza: “Tenuta Lab non è stata solo una scuola estiva, ma un’esperienza intensa legata alla cultura italiana, al lavoro di squadra e alle relazioni umane. In cinque giorni abbiamo vissuto un vero scambio culturale, affrontando insieme sfide, difficoltà e momenti di crescita con professori competenti e compagni motivati. Porterò sempre con me gli insegnamenti, le persone e l’esperienza fatta.”
Il professor Alessio Cavicchi, responsabile accademico del programma, ha sottolineato: “Un’esperienza simile a Suvignano significa vedere e vivere in prima persona come la legalità può diventare un motore di crescita. In soli cinque giorni, gli studenti hanno trasformato la loro curiosità in progetti concreti, dimostrando che innovazione e tradizione non sono in contrapposizione, ma fanno parte della stessa storia toscana. I metodi di co-progettazione e l’approccio all’imprenditoria rigenerativa che hanno messo in pratica qui hanno convinto i soggetti locali e la Regione, che ci hanno già invitato a collaborare per sviluppare insieme un nuovo progetto.”
Il Tenuta Lab è quindi molto più di un percorso di apprendimento nella comunità: è un apprendimento con la comunità. Scegliendo luoghi significativi come Suvignano, le università europee contribuiscono a formare la prossima generazione di agenti del cambiamento — studenti capaci di affrontare la complessità, abbracciare la responsabilità sociale e costruire futuri sostenibili dal basso.
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