21 Agosto 2025
Energia, Trump rilancia i fossili


Il nuovo volto della politica energetica statunitense prende forma con la legge di bilancio approvata il 2 luglio dal Senato e ora al vaglio della Camera. Un testo che riflette in pieno la linea di Trump sull’energia: riduzione degli incentivi alle rinnovabili, revoca di fondi per il clima e via libera a nuove trivellazioni in aree protette.

Tra le misure più controverse c’è il taglio alle detrazioni fiscali per l’eolico e il solare: i crediti al 30% previsti fino al 2032 verranno anticipati al 2027, rendendo più difficile l’accesso per i nuovi progetti. A ciò si aggiungono vincoli più rigidi sull’origine dei componenti, pensati per rilanciare la manifattura statunitense e ridurre la dipendenza dalla Cina.

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La strategia di Trump per l’energia non si ferma qui: vengono cancellati i fondi del Greenhouse Gas Reduction Fund, parte centrale dell’Inflation Reduction Act, insieme a numerosi programmi del Dipartimento dell’Energia su reti elettriche, materiali low carbon e decarbonizzazione degli edifici. Tagli anche all’efficienza domestica: le agevolazioni varranno solo fino al 2025.

Nel frattempo, il bilancio premia le fonti fossili. Sono previste quattro aste petrolifere nell’Arctic National Wildlife Refuge entro il 2032 e cinque nel National Petroleum Reserve-Alaska. I limiti imposti da Biden nel 2022 vengono cancellati. Si introducono inoltre permessi di trivellazione quadriennali su terre federali, facilitazioni nelle concessioni e ben 30 aste offshore nel Golfo del Messico.

Non manca il sostegno al carbone: i produttori di carbone metallurgico potranno accedere a crediti fiscali riservati ai minerali critici, e le royalty per le miniere su suolo pubblico scenderanno dal 12,5% al 7%. Viene ampliata anche l’area federale disponibile per nuove concessioni minerarie, con 4 milioni di acri in più.

Sul fronte di energia nucleare, idroelettrica e geotermica, gli incentivi restano fino al 2033. Resiste anche il credito d’imposta per la cattura e stoccaggio della CO₂, mentre l’idrogeno pulito guadagna due anni in più di agevolazioni.

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La legge prevede infine 24,6 miliardi di dollari per la Guardia Costiera, destinati a rompighiaccio, porti e mezzi per lo sviluppo di risorse nell’Artico. Un segnale chiaro: Trump guarda a un futuro dell’energia in cui il petrolio continuerà a scorrere, anche tra i ghiacci (o quello che ne rimarrà).


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.



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