
Il finanziamento è contenuto nel decreto Omnibus. Pallucchi, Forum Terzo Settore: «Accogliamo con favore le misure, ma serve ancora un tangibile aumento dei fondi»
Nuove risorse per i servizi di assistenza e cura delle categorie più fragili e per le misure di sostegno al il Terzo Settore. È stati previsto infatti un ulteriore finanziamento di 10 milioni per il Fondo nell’ambito del decreto Omnibus. Una boccata d’ossigeno per le attività degli Est che è stata recepita con grande soddisfazione dai vari enti. A cui si aggiunge un incremento di 1,2 milioni di euro per le attività di controllo sugli Ets. «Accogliamo favorevolmente le misure dedicate al Terzo settore contenute nel cosiddetto dl Omnibus», ha detto Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, sentito sul provvedimento nella Commissione Bilancio del Senato.
«In particolare, è positivo l’incremento di 10 milioni di euro del Fondo, previsto dal Codice del Terzo settore, per il finanziamento dei progetti e delle attività di interesse generale degli Etd, nonostante – ha aggiunto la portavoce – riteniamo necessario che si lavori per un tangibile aumento dei fondi anche per ridurre la sproporzione esistente tra le risorse complessivamente destinate al Terzo settore e quelle riservate alle imprese profit. Il Terzo settore, con i suoi 130mila enti e 4,6 milioni di volontari, impiega quasi un milione di lavoratori dipendenti ed è quindi un attore strategico di sviluppo, che merita un’attenzione coerente con il valore sociale ed economico che è in grado di generare».
«Anche l’incremento di 1,2 milioni di euro per le attività di controllo sugli Ets, che rappresenta il reintegro dell’originaria dotazione di 5 milioni per ciascuno degli anni dal 2026 al 2028, è un buon segnale, anche se non ancora sufficiente rispetto alle esigenze. Apprezziamo infine lo stanziamento per rendere effettiva l’estensione dell’accesso al Fondo di garanzia per le Pmi anche agli enti non commerciali: misura, questa, che colma una lacuna che segnaliamo da diverso tempo. L’importante passo che ora ci aspettiamo – ha concluso Pallucchi – è quello di semplificare le modalità di accesso al credito da parte di questi enti che risultano ancora ingiustamente svantaggiati rispetto a quelli iscritti al Registro Imprese o al Rea».
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