
La zona logistica semplificata muove i primi passi in Emilia-Romagna aprendo ufficialmente una fase nuova per l’economia e la competitività, come annunciato dalla Regione.
Ieri pomeriggio infatti si è tenuta la prima riunione del Comitato di indirizzo della Zls con focus sull’ attrarre investimenti, semplificare le regole e valorizzare il Porto di Ravenna come porta di accesso alla Regione.
L’incontro si è svolto in presenza del presidente della Regione, Michele de Pascale, insieme all’assessora alle Infrastrutture e Trasporti, Irene Priolo, del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centro-settentrionale, Francesco Benevolo, e dei rappresentanti dei ministeri, della Camera di commercio, della Città metropolitana, delle Province e dei Comuni coinvolti.
La ZLS dell’Emilia-Romagna
La Zona Logistica Semplificata dell’Emilia-Romagna è stata istituita formalmente con un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) firmato il 10 ottobre 2024. Interessa 28 amministrazioni distribuite su nove province, per una superficie complessiva di oltre 4.560 ettari. Un’area vasta e strategica che comprende 25 aree produttive, 11 nodi intermodali e l’intero porto di Ravenna:
“È qui che si concentreranno azioni mirate- confermano in Regione- a rendere più agevoli e rapidi gli investimenti, grazie a una governance multilivello a regia regionale, incentivi fiscali dedicati e strumenti digitali per semplificare le procedure amministrative.”
Il Porto di Ravenna all’interno della Zona Logistica Semplificata
Il Porto di Ravenna è il fulcro principale della Zona Logistica Semplificata (ZLS) dell’Emilia-Romagna. Considerato la porta di accesso alla regione, ha l’obiettivo di potenziare i flussi di merci e favorire le relazioni economiche con le aree produttive e logistiche dell’entroterra emiliano-romagnolo.
Non è solo un’infrastruttura portuale, ma un elemento chiave di una strategia regionale più ampia per lo sviluppo economico e logistico, con l’obiettivo di renderlo sempre più efficiente e attrattivo per il commercio e gli investimenti.
Le imprese che operano all’interno della ZLS e che hanno o attiveranno relazioni con il sistema portuale di Ravenna possono beneficiare di semplificazioni burocratiche e di incentivi fiscali (come il credito d’imposta per gli investimenti).
La centralità del Porto di Ravenna nella ZLS è dunque volta a stimolare nuovi investimenti, aumentare l’occupazione e rafforzare la competitività del sistema portuale e logistico regionale nel contesto nazionale ed europeo.
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