Energia, ex premier Letta: “L’Europa ha bisogno di un mercato unico per essere competitiva”

L’Unione Europea paga oggi un prezzo salato per l’assenza di un vero mercato unico dell’energia. I costi dell’energia, frammentati tra i diversi Paesi membri, risultano più alti rispetto a quelli di grandi potenze economiche come Stati Uniti e Cina. Una situazione che pesa sull’indipendenza energetica degli Stati e sulla competitività delle imprese europee.

L’ex Presidente del Consiglio Enrico Letta, oggi direttore dell’istituto Jacques Delors di Parigi, ha affrontato il tema al Forum sulle energie green di Saint-Vincent, rilanciando l’urgenza di costruire un’infrastruttura energetica comune e di avviare investimenti condivisi su scala europea.

“La sfida è ancora più pressante oggi rispetto a pochi mesi fa – ha dichiarato Letta alla tv di Stato – Viviamo in un mondo profondamente cambiato, in cui l’energia è al centro della geopolitica e dello sviluppo industriale. L’Europa deve rispondere con una strategia unitaria, investendo in reti e produzione condivise.”

Già nell’ottobre scorso Letta aveva presentato alla Commissione europea un rapporto volto a tracciare la strada per un mercato energetico integrato. Un progetto ambizioso che si scontra, però, con le resistenze nazionali e la lentezza decisionale delle istituzioni comunitarie.

Letta ha sottolineato anche il ruolo delle comunità locali nella transizione verso l’energia green. Un esempio virtuoso, secondo l’ex premier, è la Valle d’Aosta, che ha raggiunto una posizione di leadership nazionale nel settore delle energie rinnovabili. Un successo che si confronta però con una scadenza cruciale: gran parte delle concessioni per le derivazioni d’acqua, fondamentali per l’idroelettrico regionale, scadranno nel 2029.

“La transizione ecologica è una grande opportunità – ha concluso Letta – ma senza una visione condivisa e strumenti comuni, rischiamo di perderla. L’energia deve diventare un vero progetto europeo.”

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