
A giugno il Consiglio regionale toscano ha approvato una simbolica mozione per interrompere ogni forma di relazione istituzionale con i rappresentanti del governo israeliano e con gli enti e le strutture direttamente riconducibili a esso. La mozione indicava inoltre l’impegno della Regione Toscana a far pressione sul governo affinché l’Italia riconosca lo Stato di Palestina.
Durante la stessa riunione del Consiglio regionale il Pd si è astenuto quando è arrivato il momento di votare la proposta della consigliera del M5s, Irene Galletti, che dava concretezza all’orientamento puramente simbolico: sospendere immediatamente ogni forma di scambio commerciale, di collaborazione e di cooperazione tra tutte le articolazioni della Regione Toscana e lo Stato di Israele, comprese aziende e imprese israeliane, università, enti di ricerca e istituti accademici, progetti di cooperazione istituzionale e territoriale. La mozione della consigliera del M5s, inoltre chiedeva la rimozione di Marco Carrai, proconsole di Israele, dal vertice della Fondazione Meyer.
Mozione respinta, ma nella maggioranza che governa la Regione le contraddizioni aumentano. Un ruolo lo stanno assumendo anche i Giovani Democratici di Firenze, Pisa e Livorno che hanno iniziato una raccolta firme proprio per cacciare Carrai dalla Fondazione Meyer: “il console onorario di Israele non può presiedere la Fondazione Meyer. Le proposte di Pd e M5s non possono essere solamente un manifesto di intenti, ma devono fin da subito essere un atto sostanziale”, scrivono.
Dopo i Giovani Democratici, sono intervenuti anche esponenti della maggioranza in Consiglio comunale. Oltre a M5s e Sinistra Progetto Comune, hanno preso posizione contro Carrai anche Caterina Arciprete e Vincenzo Pizzolo, esponenti di Ecolò e Sinistra italiana, forze che sostengono la sindaca Funaro. A questi si sono via via aggiunti anche i sindaci di Calenzano e Sesto Fiorentino, Giuseppe Carovani e Lorenzo Falchi.
L’11 giugno si svolta dunque un’iniziativa unitaria: una conferenza stampa con la lettura di una lettera sottoscritta da tutti. Un risultato estremamente positivo, frutto di oltre un anno di mobilitazione promossa da Firenze per la Palestina.
La conferenza stampa dell’11 giugno è stata anche l’iniziativa di apertura dell’accampata, che si è svolta fino al 18 giugno in piazza Duomo, promossa proprio da Firenze per la Palestina.
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