
3.500 partecipanti, circa 100 delegazioni ufficiali e 40 Organizzazioni internazionali, 2.000 aziende (di cui circa 500 italiane), centinaia di rappresentanti delle autonomie locali e della società civile. Dal 10 all’11 luglio Roma ospiterà la conferenza URC2025. Ecco tutti i dettagli
06/07/2025
La decisione del governo Meloni di tenere nella capitale italiana la conferenza URC2025 il 10 e 11 luglio 2025 racconta di un impegno costante che Palazzo Chigi ha profuso in questi lunghi anni di guerra, assieme alla consapevolezza che una riflessione a più cervelli sulla fase due, ovvero quando cesseranno le armi, vada programmata con netto anticipo.
In questo senso la quarta Conferenza per la ripresa dell’Ucraina si inserisce nella serie annuale di eventi politici di alto livello dedicati alla rapida ripresa e alla ricostruzione a lungo termine dell’Ucraina, dove spiccherà il ruolo delle imprese italiane accanto alla necessità di una rete di protezione/sicurezza. L’edizione di Roma segue le Conferenze di Lugano (2022), Londra (2023) e Berlino (2024).
La conferenza di Roma
Quattro i capisaldi programmatici e valoriali su cui poggerà URC2025. Dimensione aziendale, ovvero mettere in risalto il capitale privato come leva per raggiungere la crescita economica e una ricostruzione di successo, ma al contempo rassicurando gli investitori quanto a sicurezza, finanziamenti e assicurazioni, eccesso di regolamentazione e mercato del lavoro. In secondo luogo quella umana, a proposito di coesione sociale, inclusione, donne e giovani. Tra le sfide principali ci sarà il reinserimento degli sfollati interni, dei rifugiati e dei veterani nella vita civile. In terzo luogo la dimensione regionale, dal momento che gli attori locali saranno un elemento fondamentale per la ricostruzione. Infine il nesso con l’Ue, con la prospettiva di entrare nel mercato unico e quindi di allineare le politiche e le istituzioni dell’Ucraina agli standard europei.
In evidenza tracce strategiche, come gli investimenti nei minerali critici dell’Ucraina che rappresentano una risorsa fondamentale per le catene di approvvigionamento globali; il modus con cui garantire la modernizzazione e la ripresa su larga scala dell’industria ucraina; la modernizzazione del settore manifatturiero per aumentare la competitività industriale; lo sviluppo del settore farmaceutico ucraino come garanzia di accesso ai medicinali essenziali per l’Ue; la gestione degli investimenti pubblici e degli investimenti internazionali per mantenere lo slancio dell’industria della difesa in Ucraina. All’interno del segmento economico grande spazio verrà dedicato alle aziende italiane, ucraine e internazionali, che assieme alle amministrazioni centrali e locali ucraine potranno presentarsi e interagire in incontri B2B e B2G.
Il messaggio politico
La strategia del governo è in questo senso di doppia matrice: da un lato Roma prosegue nel suo sostegno all’Ucraina con una parallela pressione sulla Russia. Dall’altro l’obiettivo è quello di raggiungere un immediato cessate il fuoco “che fermi i combattimenti e lasci il campo alla diplomazia”. In questo senso il ragionamento più volte fatto dal premier poggia sulla convinzione che vada elogiato il Paese invaso dalla Russia. “Credo che sia evidente a tutti l’impegno dell’Ucraina a favore della pace e la Russia deve ora dimostrare di volersi seriamente impegnare al tavolo negoziale”. Per questa ragione il governo italiano sostiene convintamente il nuovo pacchetto di sanzioni dell’Unione europea contro Mosca.
Il programma
Fonti italiane spiegano che dopo un saluto introduttivo del vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aprirà la Ukraine Recovery Conference con un intervento nella sessione plenaria, in cui sono previsti anche i discorsi del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, del cancelliere tedesco Friedrich Merz (la Germania è organizzatore della precedente edizione), del primo ministro polacco Donald Tusk (la Polonia è organizzatore della prossima edizione), della First Lady ucraina Zelenska. Interverranno a Roma 3.500 partecipanti, circa 100 delegazioni ufficiali e 40 Organizzazioni Internazionali, 2.000 aziende (di cui circa 500 italiane), centinaia di rappresentanti delle autonomie locali e della società civile.
A margine della Ukraine Recovery Conference, nel pomeriggio del 10 luglio, è anche prevista una riunione virtuale della cosiddetta Coalizione dei Volenterosi, a cui Meloni parteciperà insieme a Zelensky e ad altri leader presenti a Roma.
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