Nuovo impianto per l’idrogeno verde a Marghera, le imprese puntano su innovazione e territorio

Un nuovo tassello per la transizione energetica prende forma a Porto Marghera con l’avvio dei lavori del nuovo impianto di produzione di idrogeno verde realizzato dall’azienda Sapio. In occasione dell’inaugurazione, il vicepresidente di Confindustria Veneto Est per il Territorio di Venezia, Mirco Viotto, ha evidenziato l’importanza strategica dell’iniziativa.

«Il nuovo impianto rafforza la centralità del territorio veneziano nella sfida verso la transizione e l’innovazione sostenibili» ha dichiarato Viotto, sottolineando la collaborazione tra Sapio Produzione Idrogeno Ossigeno S.r.l., la società consortile Hydrogen Park e le diverse realtà pubbliche e private coinvolte. «Sono state gettate le basi per la creazione di un ecosistema integrato con il tessuto industriale, logistico e portuale, dedicato alla produzione e all’utilizzo dell’idrogeno».

Secondo Viotto, l’iniziativa assume un valore ancora più rilevante alla luce dell’emergenza legata ai costi energetici che gravano sulle imprese italiane. «Uno studio di Confindustria indica che il sovraccosto dell’energia in Italia supera del 35% la media europea, con punte dell’80%. Ad aprile, il prezzo dell’energia elettrica all’ingrosso nel nostro Paese si attestava intorno ai 100 euro per megawattora, contro i 77,9 della Germania, i 42,2 della Francia e i 26,8 della Spagna» ha ricordato.

In questo scenario, l’impianto di Marghera si configura come «una necessità primaria e un’infrastruttura capace di giocare un ruolo di primo piano nella decarbonizzazione dell’industria e dei trasporti», oltre che come un possibile modello virtuoso da replicare su scala nazionale. «Siamo convinti – ha concluso Viotto – che questo progetto possa generare parte del cambiamento necessario al sistema Paese per restare competitivo in un contesto sempre più complesso e sfidante».