
Non soltanto ambienti di lavoro sani ed equilibrarti, ma anche inclusivi e rispettosi delle diversità. È uno dei criteri sempre più al centro delle politiche aziendali in Italia, come rilevato dalla classifica 2025 Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion, stilata da Great Place to Work Italia.
La graduatoria delle 20 società più attente alla parità dei diritti tra i dipendenti vede in testa una catena di hotel di livello internazionale, seguita al secondo posto da un colosso della tecnologia, ma registra sul podio anche un’azienda italiana.
L’indice DE&I
L’ultima edizione della classifica si basa sull’indagine di Great Place to Work Italia, che ogni anno sottopone un questionario a quasi 100mila lavoratori delle aziende che collaborano con la società di ricerca e consulenza negli ambienti di lavoro, con almeno 50 collaboratori.
Dal sondaggio composto da 25 affermazioni, gli esperti hanno analizzato i pareri del personale, appartenente a diverse categorie demografiche, raccolti tra l’aprile 2024 e lo stesso mese del 2025, ricavando così il cosiddetto DE&I Index.
Tra gli i fattori principali valutati nello studio, Great Place to Work ha tenuto conto dell’equità di trattamento tra colleghi, l’accessibilità e il coinvolgimento da parte dei manager, la presenza o meno di discriminazioni basate su caratteristiche personali, l’ambiente inclusivo e l’accoglienza, la stabilità psicologica e la possibilità di un corretto bilanciamento tra vita personale e lavoro.
Tramite l’indice è stata determinata la classifica delle migliori 20 aziende italiane per livello di inclusione ed equità.
I risultati dell’indagine
Dall’indagine tra le aziende del Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion 2025 si registra un DE&I Index dell’85%, di venti punti percentuali superiore al 65% delle realtà certificate e oltre il doppio rispetto a quelle non certificate (42%).
Dal punto di vista delle dimensioni, quattro su 10 (40%) delle aziende in graduatoria hanno un numero di collaboratori compreso tra 50 e 149, il 35% tra i 150 e i 499, il 15% con una forza lavoro tra le 500 e le 999 persone e una su 10 (10%) con oltre mille collaboratori.
Per quanto riguarda la categoria di appartenenza, il 25% delle imprese opera nei settore tecnologico e dei servizi professionali, il 15% appartiene all’ambito biotech e farmaceutico, il 10% l’assistenza sanitaria e i servizi finanziari-assicurativi, mentre il comparto alberghiero e l’agricoltura sono rappresentati con una azienda a testa.
Dalle risposte del personale delle 20 imprese rappresentate in classifica è emerso come il 92% dei collaboratori dichiari di poter essere “se stesso” nel proprio ambiente di lavoro, a fronte di una percentuale del 78% nelle realtà certificate e contro il 59% di quelle non certificate.
La classifica
In cima alla graduatoria si conferma il leader dell’hospitality mondiale Hilton, che in Italia dà lavoro a 967 dipendenti.
Medaglia d’argento un’altra multinazionale statunitense, Cisco, tra i maggiori fornitori di tecnologie di rete nel globo, mentre in terza posizione si piazza Skylabs, società italiana con sedi a Milano, Roma, Catania, Palermo e Lugano, specializzata nel supporto digitale alle aziende.
Di seguito la classifica completa del Best Workplaces for Diversity, Equity & Inclusion 2025:
- Hilton;
- Cisco;
- Skylabs;
- Tp;
- Bending Spoons;
- Galileo Life;
- Storeis;
- Tav Os Italy Operations;
- ConTe.it;
- Servier Italia;
- Very Fast People;
- Timac Agro;
- AbbVie;
- Vianova;
- Agilent Technologies;
- Auxiell Group;
- Adesso.it;
- Fiscozen;
- Karl Storz;
- Quantyca.
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