
L’incontro ha visto la partecipazione dell’assessora all’Europa, lavoro e personale della Provincia autonoma di Bolzano, Magdalena Amhof, del presidente dell’associazione Lavoro & Welfare ed ex Ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, Cesare Damiano, del presidente dell’Agenzia del Lavoro Riccardo Salomone, della dirigente generale del Dipartimento sviluppo economico Laura Pedron, del direttore centrale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Aniello Pisanti, delle responsabili dei servizi lavoro delle due Province, Giuliana Cristoforetti e Petra Piffer, oltre a Dario Uber direttore di Apss-UOPSAL, con la competenza alla salute e sicurezza sul lavoro della Provincia autonoma di Trento. Presenti anche i vertici di TSM-Trentino School of Management, il presidente, Francesco Barone e l’amministratore delegato, Delio Picciani e il presidente della Camera di Commercio, Industria Artigiano Turismo e Agricoltura di Trento, Andrea De Zordo.
Nel suo intervento introduttivo, l’assessora altoatesina Magdalena Amhof ha espresso soddisfazione per questo primo e storico incontro congiunto dei due Comitati, sottolineando il valore del dialogo tra le due Province autonome e l’Ispettorato nazionale del lavoro su temi così rilevanti. Ha ricordato come Trento e Bolzano, non facendo parte dell’INL, considerino occasioni come questa non solo necessarie, ma preziose per rafforzare la rete delle relazioni istituzionali. Un’autonomia responsabile – ha sottolineato – non deve essere intesa come chiusura, bensì come opportunità per innovare, sperimentare e proporre soluzioni condivisibili con altri territori. L’assessora ha quindi auspicato che l’incontro possa essere un primo passo per coltivare una cultura della prevenzione basata sulla legalità, sul rispetto delle regole e sulla centralità del contratto di lavoro. Proprio da questi elementi – ha evidenziato ancora Amhof – si costruisce una sicurezza autentica e duratura nei luoghi di lavoro.
I lavori si sono articolati in due sessioni. La prima ha offerto un approfondimento sul significato del concetto di “prevenzione” alla luce delle recenti evoluzioni normative, a partire dalle disposizioni del Decreto legislativo 81/2008, con particolare riferimento all’impiego delle risorse derivanti dalle sanzioni per finanziare attività preventive. La seconda sessione ha riguardato la programmazione 2025 delle attività di vigilanza da parte dell’Ispettorato nazionale del lavoro, con l’illustrazione delle linee guida e l’individuazione di strumenti e sinergie per migliorare l’efficacia degli interventi.
Cesare Damiano – presidente dell’associazione Lavoro & Welfare ed ex Ministro del Lavoro – ha parlato di “cultura della sicurezza” come di un obiettivo ancora lontano dall’essere pienamente affermato. In un tessuto produttivo frammentato, ha ricordato, è fondamentale rafforzare le buone pratiche e puntare su programmazione e responsabilizzazione diffusa, apprezzando in tal senso l’approccio adottato dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Damiano ha richiamato i fondamenti del decreto 81/2008, frutto del lavoro condiviso con la ministra Livia Turco – “prevenzione, formazione, sanzione” e ha sottolineato il costo altissimo degli infortuni per il sistema Paese – circa tre punti di PIL all’anno – e la necessità di investire di più in prevenzione, anche incentivando le imprese con sgravi e bandi. Ha infine sottolineando le opportunità che nuove tecnologie, digitalizzazione e intelligenza artificiale possono offrire per migliorare la protezione e ridurre gli incidenti, invitando ad investire in questa direzione, ossia quella del badge digitale e del cantiere digitale.
Riccardo Salomone, presidente dell’Agenzia del Lavoro e ordinario di diritto del lavoro, ha centrato il suo intervento sul legame strutturale tra organizzazione del lavoro e sicurezza, sottolineando come la gestione aziendale incida in modo diretto sui livelli di rischio. La sicurezza – ha spiegato – è parte integrante della struttura aziendale e non può essere trattata come una variabile esterna. Ha richiamato la necessità di un approccio “olistico” e trasversale alla prevenzione, valido per tutti i settori, e ha indicato negli articoli 13, 14 e 15 del Testo Unico tre riferimenti chiave per legare sicurezza, regolarità contrattuale e organizzazione efficace.
Aniello Pisanti, direttore centrale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha illustrato le linee fondamentali della programmazione dell’ente per l’anno 2025: edilizia per quanto riguarda la parte sicurezza, contratti pirata e dumping contrattuale nell’area regolarità sono i fenomeni oggetto di indagine. Pisanti ha inoltre rappresentato ampia disponibilità alla collaborazione ed assicurato attenzione alle esigenze e richieste degli Ispettorati delle due Province autonome, sia per quanto attiene alla regolarità sia sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro.
Immagini e interviste a cura dell’ufficio stampa disponibili a questo link
L’intervista al vicepresidente Achille Spinelli
L’intervista all’assessora della Provincia autonoma di Bolzano, Magdalena Amhof
L’intervista all’ex ministro Cesare Damiano
Le immagini
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