13 Luglio 2025
Welfare aziendale, fino a 100.000 euro per le imprese che investono sul benessere dei lavoratori


BARI – Incentivare il benessere dei dipendenti, rafforzare la coesione aziendale e contrastare i contratti pirata. Sono questi gli obiettivi che Confcommercio Puglia ha posto al centro della propria azione in occasione della definizione dell’avviso pubblico “Welfare Aziendale”, varato ufficialmente dalla Regione Puglia con Determina Dirigenziale n. 734 del 26 giugno 2025.

La misura, finanziata con fondi europei del Programma FESR-FSE+ 2021–2027, rientra nella Priorità 7 “Promuovere un’occupazione di qualità e sostenibile” e prevede contributi a fondo perduto fino all’80% delle spese sostenute. Le imprese pugliesi potranno accedere a 5.000 euro per ogni dipendente con figli a carico e 2.500 euro per ogni lavoratore senza figli a carico, fino a un massimo complessivo di 100.000 euro per azienda.

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Elemento distintivo dell’avviso è il riconoscimento premiale ai progetti fondati su accordi stipulati con Enti Bilaterali Territoriali, che si confermano strumenti fondamentali per garantire legalità e coerenza con la contrattazione collettiva. “È una grande occasione per le imprese che vogliono investire nella qualità del lavoro – ha dichiarato Vito D’Ingeo, presidente di Confcommercio Puglia –. La Regione ha scelto di valorizzare la bilateralità, riconoscendo il ruolo centrale del dialogo sociale e degli strumenti di welfare integrativo. I nostri contratti collettivi offrono condizioni eque e servizi concreti: l’Ente Bilaterale li rende reali e adattabili alle esigenze di ogni azienda, rafforzando la fidelizzazione dei dipendenti”.

Sul piano operativo, Mauro Portoso, direttore di Confcommercio Bari-BAT e dell’Ente Bilaterale territoriale, ha annunciato la disponibilità di un modello di accordo aziendale già validato, a disposizione delle imprese. “Offriamo consulenza completa per l’accesso ai fondi – ha spiegato – garantendo uniformità con il contratto nazionale. L’obiettivo è generare un circolo virtuoso tra legalità, benessere e sviluppo”.

Tra le priorità sottolineate da Confcommercio, emerge anche la necessità di contrastare il dumping contrattuale, fenomeno che mina la competitività e penalizza i lavoratori. Secondo le stime più recenti, la differenza retributiva tra un contratto pirata e un CCNL Confcommercio può superare gli 8.500 euro annui per dipendente, con gravi ricadute sul sistema di welfare pubblico e privato.

Confcommercio Puglia ribadisce quindi la necessità di promuovere CCNL rappresentativi, che integrano formazione continua, sanità integrativa, sicurezza sul lavoro e un welfare strutturato. Gli Enti Bilaterali, sia settoriali che territoriali, sono indicati come presidio concreto di legalità contrattuale, capaci di assistere le imprese nella corretta applicazione delle norme e nel miglioramento della qualità occupazionale.

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L’avviso è a sportello con procedura valutativa, e resterà aperto fino all’esaurimento delle risorse disponibili. Confcommercio invita tutte le imprese interessate a rivolgersi alle sedi territoriali e agli Enti Bilaterali del sistema per ricevere assistenza personalizzata nella redazione degli accordi aziendali e nella costruzione dei propri Piani di Welfare.





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