
Il Giornale d’Italia ha intervistato Pasqualino Monti, Amministratore Delegato ENAV, a margine della seconda giornata di lavori dell’edizione 2025 de La Ripartenza di Nicola Porro, al Teatro Petruzzelli di Bari:
“Sono felice del fatto che Nicola Porro mi abbia voluto tra i relatori. Affronteremo il tema delle infrastrutture, racconteremo un po’ l’azienda che oggi ha la fortuna e la responsabilità di guidare che è ENAV, un’azienda quotata che gestisce lo spazio aereo nazionale. Abbiamo presentato nel mese di aprile il nostro piano industriale ai mercati e lo abbiamo fatto nel Capital Market Day a Milano. Siamo molto contenti. Il nostro piano industriale si fonda su quattro pilastri fondamentali”.
I 4 pilastri di ENAV
“Il primo pilastro è quello della gestione dello spazio aereo: siamo il service provider più efficiente in Europa e uno tra i service provider più efficienti al mondo e ne siamo davvero orgogliosi.
Il secondo concerne i mercati non regolati: abbiamo una tecnologia in pancia che ci fa essere i migliori e quindi questa tecnologia abbiamo la responsabilità di doverla vendere nel mondo. Siamo oggi presenti in 85 Paesi, continueremo il nostro sviluppo, il piano industriale per questo pilastro porta con sé questa grande ristrutturazione aziendale che è stata fatta e che consente alla nostra azienda oggi di essere verticale sui mercati.
Il terzo pilastro è il modello di funzionamento, ossia la capacità dell’azienda di cambiare un po’ la sua anima per affrontare queste sfide.
Il quarto è il piano di execution, ossia la capacità di gestire, di vedere e di controllare nel tempo la caduta del nostro piano industriale”.
Le sfide di ENAV
“Siamo contenti. Tante sono le sfide, dalla gestione dello spazio aereo per i droni alla gestione di tutte le attività che ruotano intorno al mondo dell’aviation, al mondo ATM, al mondi del traffic management.
Siamo pronti ad affrontare queste sfide con grande senso di responsabilità, ma con la consapevolezza di poter conseguire risultati sempre migliori nel tempo”.
Investimenti a medio e breve termine, assunzioni o licenziamenti?
“Non ci sono licenziamenti. Il nostro piano prevede una caduta straordinaria di investimenti, 500 milioni nei prossimi cinque anni, in tecnologia. Oggi questo sembra un ossimoro rispetto alla possibilità di assumere. In realtà non lo è per noi, perché noi abbiamo un piano di assunzioni per 400 unità, quindi abbiamo bisogno di mettere nelle mani degli uomini la migliore tecnologia per consentire loro stessi di avere un’efficienza maggiore sul lavoro.
Questo è il nostro modo di affrontare il tema della caduta tecnologica e dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale“.
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