15 Luglio 2025
Nei furgoni cala il diesel e cresce l’elettrico a giugno 2025


Il mercato italiano dei veicoli commerciali leggeri con massa complessiva fino a 3,5 tonnellate continua a perdere terreno. Secondo i dati diffusi da Unrae, le immatricolazioni a giugno 2025 si sono fermate a 19.407 unità, registrando un calo del 6,1% rispetto allo stesso mese del 2024. Il primo semestre si chiude con un bilancio ancora più negativo: da gennaio a giugno sono stati immatricolati 98.746 veicoli, contro gli oltre 111 mila dell’anno precedente, pari a una flessione dell’11,8%. Si tratta dell’undicesimo calo mensile consecutivo, a conferma di una crisi che ha radici profonde e che, nonostante qualche segnale positivo, non mostra ancora inversioni di tendenza.

L’unico canale di vendita in controtendenza è stato il noleggio a lungo termine, che a giugno è cresciuto del 12,4%, raggiungendo una quota del 35,5% sul totale del mercato, in netto aumento rispetto al 29,7% del 2024. A trainare questa prestazione sono state le società captive, ossia quelle che fanno capo ai costruttori, cresciute del 130,6% nel mese, mentre quelle considerate top hanno accusato una battuta d’arresto pesante, con immatricolazioni in calo del 43,2%.

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Al contrario, il noleggio a breve termine ha subito una contrazione del 20,5% e le immatricolazioni da parte dei privati sono diminuite del 16%. Anche le società e gli enti pubblici, pur rimanendo il canale con i volumi più alti, hanno registrato una flessione significativa del 14,8%. Le auto-immatricolazioni sono rimaste sostanzialmente stabili, ma con una forte crescita della componente a uso noleggio, che è passata da 131 a 340 unità, segnando un balzo del 159%.

Sul piano delle alimentazioni, il diesel continua a dominare il mercato con il 76,9% delle immatricolazioni a giugno (14.925 unità), ma la sua quota è in costante erosione: rispetto all’anno precedente ha perso oltre 9 punti percentuali, con un calo dei volumi del 16,2%. In parallelo, le alimentazioni alternative mostrano una crescita molto sostenuta. I veicoli elettrici a batteria (Bev) hanno registrato un’impennata del 252% (1.445 unità) rispetto a giugno 2024, conquistando il 7,4% del mercato mensile, mentre i plug-in hybrid (Phev) sono cresciuti addirittura del 972%, anche se da volumi ancora limitati (193 unità). Complessivamente, i veicoli a basse o zero emissioni (Bev e Phev) rappresentano ormai l’8,4% delle nuove immatricolazioni mensili (1.638 unità), contro il 2,1% dello stesso mese dell’anno scorso. Questa transizione tecnologica ha già effetti concreti sulle emissioni medie, che a giugno sono scese a 173,6 grammi di CO2 per chilometro, con una riduzione dell’11,3% su base annua.

Guardando ai modelli più venduti nel primo semestre 2025, il vertice resta saldamente nelle mani del Gruppo Stellantis. Il Fiat Ducato guida la classifica con 11.176 unità immatricolate, seguito a breve distanza dal Fiat Doblò con 10.438. Terzo posto per l’Iveco Daily, mentre la gamma Transit di Ford si conferma protagonista, con il Transit, il Transit Custom e il Transit Courier tutti tra i primi dieci. Completano la classifica dei dieci modelli più immatricolati il Fiat Scudo, il Mercedes Sprinter, il Peugeot Boxer e il pick-up Ford Ranger.

Nel commentare questi dati, Unrae ribadisce l’urgenza di interventi mirati da parte del Governo per sostenere un settore strategico che rischia di uscire con le ossa rotte dalla doppia sfida della crisi economica e della transizione ecologica. L’associazione richiama la necessità di rifinanziare l’ecobonus per i veicoli commerciali elettrici, esaurito già a marzo, e di riformare in modo strutturale gli incentivi, rendendoli più accessibili e continui. Sollecita inoltre l’estensione del credito d’imposta per le infrastrutture di ricarica anche alle imprese iscritte al Rea, una revisione complessiva della fiscalità sull’auto aziendale e, soprattutto, la presentazione del Piano Nazionale Infrastrutturale per i veicoli elettrici, atteso da oltre due anni. In assenza di risposte rapide e strutturali, avverte Unrae, sarà difficile accompagnare in modo efficace la trasformazione del settore e rilanciare un mercato che oggi fatica a ritrovare slancio.

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