16 Luglio 2025
Tasse, chi sono i familiari a carico? I figli (anche over 30) e conviventi


Primo via libera in Consiglio dei Ministri a due nuovi provvedimenti di attuazione della delega sulla riforma fiscale. Il primo schema di decreto legislativo riguarda il Testo unico sull’Iva (si tratta del sesto Testo unico della riforma), allo scopo di riordinare tutta la normativa «su cui sono intervenuti, dal 1973, anno di entrata in vigore del tributo, ad oggi, più di 500 modifiche», ha spiegato il viceministro dell’Economia Maurizio Leo.
Il secondo schema contiene invece il «terzo correttivo» al decreto Irpef-Ires. Il provvedimento, ha detto Leo, «introduce norme di semplificazione per le persone fisiche e le imprese in un’ottica di maggiore trasparenza ed equità». (Corriere)

Tra le altre cose, si chiariscono alcuni dubbi sulla definizione di familiare a carico. Si prevede che le disposizioni fiscali si devono applicare considerando, fra i beneficiari, i seguenti familiari: il coniuge non legalmente e effettivamente separato; i figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi, affiliati o affidati, e i figli conviventi del coniuge deceduto; le altre persone elencate nell’articolo 433 del codice civile che convivono con il contribuente o percepiscono assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Tali soggetti vanno considerati anche se, in taluni casi, non è più prevista, a loro favore, una detrazione per carichi di famiglia; si pensi ai figli di età fino a 21 anni o superiore a 30 anni nonché ai fratelli e sorelle conviventi.

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Ci sono inoltre modifiche allo Statuto dei diritti del contribuente «con l’obiettivo di perfezionare il procedimento accertativo e rafforzare le garanzie nei confronti di cittadini e imprese». In particolare, l’istituto dell’autotutela obbligatoria viene esteso anche agli atti sanzionatori, chiarendo un aspetto sollevato dagli addetti ai lavori. Per le micro imprese sono invece previste norme di chiarimento sui casi di correzione di errori contabili non rilevanti in cui non è necessaria la presentazione della dichiarazione integrativa.

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