17 Luglio 2025
Giorgetti sfida le banche: “Ora tocca a voi aumentare i prestiti!”


Appello di Giorgetti alle banche: “È il momento di agire”

Durante l’assemblea annuale dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha sottolineato che, dopo gli sforzi governativi, è ora compito delle banche prendere iniziative concrete. Il ministro ha esortato le banche a superare la mera accumulazione di capitali per tornare al loro ruolo fondamentale di sostenitori dell’economia attraverso la concessione di prestiti.

Giorgetti ha evidenziato come il governo abbia predisposto un ambiente ottimale per le attività bancarie, spingendo ora le istituzioni finanziarie a convertire il risparmio in credito attivo, soprattutto verso famiglie e imprese. La sua esortazione è chiara: “Le banche sfruttino questa nuova situazione favorevole”.

Negli ultimi quindici anni, le banche italiane hanno aumentato la loro solidità patrimoniale e pulito i bilanci, anche eliminando i crediti deteriorati. Tuttavia, questo incremento di solidità non si è tradotto in un aumento dei prestiti; al contrario, dal 2011 i prestiti alle imprese sono diminuiti di un terzo.

Giorgetti ha criticato questa tendenza delle banche a privilegiare la gestione del patrimonio e dei dividendi a scapito del finanziamento dell’economia reale. Ha rimarcato che il rallentamento del credito ha lasciato spazio a una maggiore focalizzazione sulla gestione della ricchezza.

Il ruolo chiave delle banche secondo Giorgetti

Il ministro ha ribadito che le banche dovrebbero “ritornare a fare banca”, perché l’economia cresce non con il risparmio in sé, ma quando questo viene utilizzato per prestiti e investimenti, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore.

Nonostante la generosità nella distribuzione di utili e buyback, spesso sostenuta da aiuti pubblici durante la pandemia, ora Giorgetti chiede alle banche di “restituire il favore” supportando più attivamente l’economia reale. Inoltre, propone una revisione delle politiche di distribuzione degli utili a favore di un aumento dei prestiti.

Il ministro ha sottolineato che l’efficienza delle banche non dipende dalla loro nazionalità, ma dalla loro capacità di erogare credito a imprese e famiglie, facilitando un buon uso del risparmio.

Dall’innovazione tecnologica alle criptovalute

Giorgetti ha anche criticato il basso livello di investimenti in tecnologia da parte delle banche, evidenziando come strumenti come l’intelligenza artificiale possano migliorare l’analisi e la valutazione del merito di credito.

In riferimento alle criptovalute, pur riconoscendone il potenziale futuro, il ministro ha messo in guardia sulla necessità di regolamentazioni chiare, rilevando che una significativa percentuale di investitori ha riscontrato esperienze negative e sottolineando l’importanza di non essere troppo permissivi.

Nonostante le critiche, Giorgetti ha manifestato un atteggiamento costruttivo verso le banche, invitandole a collaborare per rafforzare il sistema del Paese e a proteggere settori strategici come la difesa dagli investimenti stranieri.

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