2 Agosto 2025
730, introdotta la nuovissima Tassa Extra: la dovete pagare tutti, non esistono esenzioni


Quest’anno i rimborsi del 730 non arrivano per tutti a luglio: il motivo sta in un dettaglio che in tanti stanno sottovalutando.

Luglio è sempre stato il mese più atteso da chi presenta il modello 730. Il rimborso Irpef, spesso di diverse centinaia di euro, arriva direttamente in busta paga e rappresenta un aiuto concreto per tante famiglie.

Richiedi prestito online

Procedura celere

 

Ma nel 2025 qualcosa è andato storto. In molti hanno notato l’assenza del rimborso nel cedolino di luglio, e si sono subito riversati online per capire cosa stia succedendo. Spoiler: non c’è nessun errore, ma un dettaglio che ha fatto saltare i conti.

Il motivo del ritardo non è burocratico né tecnico. Dipende tutto dal giorno esatto in cui è stata inviata la dichiarazione. Anche un solo giorno può cambiare completamente il calendario dei pagamenti.

Chi pensava di ricevere il rimborso a luglio potrebbe ritrovarsi ad aspettare fino a settembre — o anche novembre. E questo vale sia per lavoratori dipendenti che per pensionati.

Rimborsi 730: cambia tutto, attenzione al calendario

L’Agenzia delle Entrate ha fissato scadenze precise: chi ha inviato il modello entro il 31 maggio riceverà i rimborsi intorno al 15 giugno. Dal 1° al 20 giugno si passa al 29. Chi ha inviato la pratica tra il 21 giugno e il 15 luglio deve aspettare il 23 luglio.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

E ancora: le dichiarazioni presentate tra il 16 luglio e il 31 agosto saranno rimborsate a metà settembre, mentre quelle inviate a settembre daranno il rimborso solo a novembre. Anche i pensionati dovranno attendere almeno due mesi, con pagamento tramite INPS. Chi non vede i soldi entro due o tre mesi dall’invio dovrebbe contattare subito il datore di lavoro o il CAF, per verificare che non ci siano errori o intoppi nel sistema.

Modello F24_Donnaclick

Tutto regolare, ma niente rimborso: cosa sta succedendo

A far discutere è soprattutto la sensazione diffusa che lo Stato abbia introdotto una sorta di “Tassa Extra”. In realtà non si tratta di una nuova imposta, ma dell’effetto beffa del ritardo nei rimborsi: chi si aspettava più soldi, riceve poco o nulla.

È una situazione che colpisce tutti, senza eccezioni. Non esistono esenzioni, non c’è modo di anticipare i tempi. Anche chi ha tutto in regola deve sottostare al calendario. E a farne le spese, ancora una volta, sono i cittadini più puntuali. L’unico vero rimedio? Presentare il 730 il prima possibile e monitorare attentamente la propria busta paga. Ogni giorno di ritardo può costare caro — anche se nessuno lo chiama davvero “tassa”.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

l’occasione giusta per il tuo investimento.