
Solaria Space, come il pianeta immaginario nato dalla fantasia di Isaac Asimov: è il nome che Deloitte ha scelto per il suo hub tecnologico dedicato all’AI generativa. Il network di consulenza, audit e revisione contabile ha inaugurato nel cuore di Roma, nella storica ex sede dell’IRI a via Veneto, questo spazio polifunzionale pensato come “un ecosistema fisico e digitale dove sperimentare, progettare e implementare soluzioni concrete basate sulla GenAI”.
L’intelligenza artificiale generativa sta continuando a crescere: la società di consulenza strategica e ricerche di mercato Gartner stima che il suo giro d’affari toccherà quota 644 miliardi di dollari alla fine del 2025, con una crescita del +76,4% rispetto all’anno passato. Le applicazioni rese possibili dagli LLM sono numerose ed è agli incroci tra pubblico e privato che guarda Deloitte con il suo progetto, presentato dal responsabile Lorenzo Cerulli come “un luogo dove toccare con mano l’innovazione”.
In questo articolo:
- Cosa fa Deloitte nell’hub di AI generativa a Roma
- GenAI al servizio di imprese e cittadini
- I numeri dell’intelligenza artificiale generativa
Cosa fa Deloitte nell’hub di AI generativa a Roma
Frutto del lavoro del Deloitte GenAI Center of Excellence, Solaria Space consente ai visitatori e alle visitatrici di scoprire innovative soluzioni personalizzabili di intelligenza artificiale generativa per oltre 100 casi d’uso. I partner tecnologici sono Nvidia, Google, AWS, Meta e IBM. L’interazioni con le AI avviene tramite tecnologie immersive su postazioni digitali avanzate. Ad accogliere gli utenti è l’AI agent Solaria, progettato per interagire in linguaggio naturale e fornire risposte contestualizzate, assistenza operativa e automazione personalizzata.
Il fiore all’occhiello di Solaria Space è un applicativo avanzato di intelligence science, un software al crocevia tra matematica, computer science, fisica ed economia che permette l’analisi semantica di grandi volumi di dati, trasformando un dataset grezzo in una soluzione operativa ad alta funzionalità. L’applicazione è già stata utilizzata per il supporto decisionale in ambito sanitario e industriale, la prevenzione delle frodi ed il monitoraggio delle politiche pubbliche.
GenAI al servizio di imprese e cittadini
È proprio alla riduzione della burocrazia per i cittadini, le imprese e l’amministrazione pubblica e al supporto alla produttività delle aziende pubbliche e private che guarda l’hub tecnologico di Deloitte. “Sull’intelligenza artificiale si gioca una partita chiave per il futuro del sistema Paese e, come Deloitte, ci poniamo al fianco delle aziende per realizzare grandi processi di trasformazione dei modelli di business e processi che la GenAI renderà imprescindibili per continuare a competere nel mercato globale”, spiega l’amministratore delegato Fabio Pompei.
“È fondamentale inoltre continuare a investire e a implementare progetti all’avanguardia di collaborazione tra pubblico e privato perché soltanto rafforzando la sinergia tra gli ecosistemi istituzionale, imprenditoriale e della ricerca sarà possibile competere in un mondo in profonda trasformazione”, aggiunge l’ad di Deloitte Italia. “Grazie a questo ecosistema dinamico guidato dalla tecnologia e dalle nuove competenze, istituzioni, imprese, università e cittadini possono sperimentare dal vivo come la GenAI può ridurre i tempi della burocrazia, migliorare la qualità dei servizi pubblici, abilitare nuovi modelli di business o semplificare l’accesso all’informazione”, sottolinea Cerulli.
Dalla pubblica amministrazione alla sanità, passando per manifattura, supply chain e compliance: sono tanti i settori in cui le soluzioni di GenAI sono applicabili. I progetti sono numerosi, soprattutto nei contesti di produzione industriale: dalla gestione sostenibile delle risorse energetiche e l’ottimizzazione dei flussi alla tracciabilità dei prodotti su tutta la catena. Solaria ha un sistema multiagente, la Solaria Platform, che funziona come una piattaforma no-code per creare app mobili personalizzate senza scrivere neanche una linea di codice. Un futuro immaginato ancora come lontano, ma in realtà concreto e vicino il cui il mondo fisico è sempre più unito a quello digitale.
I numeri dell’intelligenza artificiale generativa
L’inaugurazione del Solaria Space di Roma è stata l’occasione per presentare i numeri del report State of Generative AI in the Enterprise di Deloitte, dal quale emerge l’importanza dell’adeguamento delle competenze, specie nelle piccole e medie imprese, al cambiamento strutturale che la GenAI sta portando nei modelli aziendali. L’analisi rivela che il 78% delle imprese intervistate prevede un aumento della spesa complessiva per l’AI nel 2025, con la GenAI che tende ad incrementare la propria quota nel budget.
A livello globale quasi il 40% della forza lavoro mondiale usa l’intelligenza artificiale generativa e il 74% delle aziende che l’ha implementata registra ritorni positivi sugli investimenti. I dati dell’Eurostat indicano che nell’Unione europea il 13,5% delle imprese ha adottato soluzioni AI nel 2024 (+5,5% rispetto al 2023), con picchi registrati in Danimarca (27,6%), Svezia (25,1%) e Belgio (24,7%). L’Italia, che poggia su un tessuto industriale ricco di Pmi, è ancora indietro: se il 32,5% delle grandi imprese usa l’AI, sono solo le piccole e medie imprese del Nord a sperimentare la GenAI, in particolare in ricerca e sviluppo, marketing e commerciale.
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