2 Agosto 2025
Imprese: in Sardegna sono 166.522 le imprese registrate. 2042 le nuove apertura, 1208 le cessazioni.


Il tessuto imprenditoriale italiano torna a mostrare segni di notevole vitalità (fino alla chiusura…). Il secondo trimestre del 2025 si chiude con un saldo positivo di 32.800 imprese tra nuove iscrizioni e cessazioni: è il miglior risultato registrato negli ultimi cinque anni nello stesso periodo. Un segnale forte che, nonostante il contesto globale incerto, l’Italia continua a esprimere dinamismo economico e spirito imprenditoriale. Alternative per chi “ha voglia di fare”, infatti, in un Paese sempre più sclacinato e poco competitivo come l’Italia, infatti, non ce ne sono.

Secondo i dati diffusi da Unioncamere e InfoCamere attraverso l’analisi trimestrale Movimprese, tra aprile e giugno sono nate 80.205 imprese, mentre 47.405 hanno cessato l’attività. Il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,56%, in accelerazione rispetto allo 0,50% del secondo trimestre 2024. Lo stock totale di imprese registrate sale così a 5.885.209 unità al 30 giugno 2025.

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Tra le aree geografiche, è il Centro Italia a registrare il ritmo di crescita più elevato (+0,62%), con il Lazio a fare da traino: +4.679 imprese, pari a una variazione dello 0,79%, la più alta a livello regionale.

Il Nord-Ovest, con un saldo positivo di 8.898 imprese, si conferma l’area con il maggior peso economico, grazie soprattutto alla Lombardia, che mantiene il primato nazionale con 948.382 imprese registrate e una crescita dello 0,66% nel trimestre.

Nel Nord-Est, si contano 5.641 nuove imprese nette, con un tasso di crescita dello 0,51%, mentre nel Sud e Isole la performance più dinamica arriva dalla Puglia, che segna un saldo positivo di 2.508 imprese e una crescita dello 0,67%. In Sardegna, al 30 giguno 2025 sono 166.522 le imprese registrate, mentre recentemente sono state 2042 le nuove apertura, a fronte delle 1208 cessazioni.

Il trimestre segna anche una netta preferenza per le società di capitali, sempre più scelte come modello imprenditoriale. Hanno registrato un saldo positivo di +19.985 unità, frutto di 28.462 iscrizioni contro 8.477 cessazioni, con una crescita dell’1,03%.

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Saldo e stralcio

 

Le ditte individuali restano la forma più diffusa (oltre 2,9 milioni) e contribuiscono con 12.771 nuove unità (+0,43%). In calo, invece, le società di persone: -290 imprese rispetto al trimestre precedente, con un tasso negativo dello -0,04%.

Dal punto di vista settoriale, la crescita è trainata da comparti a forte impatto sociale ed economico. In testa ci sono le costruzioni, con 5.448 nuove imprese, seguite dal settore alloggio e ristorazione (+4.595) e dalle attività professionali, scientifiche e tecniche (+3.368), che registrano una crescita dell’1,31%.

In evidenza anche comparti ad alto valore aggiunto: le attività finanziarie e assicurative crescono dell’1,62% (+2.298 imprese), seguite dalla fornitura di energia e gas (+1,55%) e dal settore dell’istruzione privata, che segna un aumento dell’1,45%.



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