2 Agosto 2025
Hub urbano di Modena, tra riqualificazioni degli spazi e “narrazione coordinata”


Dalla formazione degli operatori al supporto delle attività per intercettare finanziamenti, dal potenziamento di iniziative promozionali e itinerari culturali alla creazione di nuovi sistemi di comunicazione, con la creazione di un’immagine e una narrazione coordinata del centro storico. Contestualmente, però, anche interventi per migliorare la vivibilità dell’area, con il potenziamento dell’illuminazione pubblica e dei trasporti per raggiungere il centro, e interventi di manutenzione e cura degli spazi pubblici.

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Sono solo alcune delle azioni previste dall’attivazione dell’hub urbano di Modena, al centro di uno studio di fattibilità che ha coinvolto un’ampia parte della comunità imprenditoriale e degli stakeholder locali, anche tramite un questionario mirato e la definizione di un piano triennale strategico. L’analisi ha messo in luce le potenzialità e le criticità del sistema commerciale e turistico, confermando la necessità di un intervento integrato che metta al centro la sinergia tra commercio, turismo, cultura e qualità urbana.

Il progetto rientra tra i primi 63 hub urbani e di prossimità riconosciuti dalla Regione e che nei mesi a venire potranno essere finanziati attivamente. Il contenuto è stato presentato in Municipio lunedì 28 luglio, in presenza dell’assessore alla Promozione economica e attrattività del Comune di Modena Paolo Zanca, del segretario generale di Confcommercio Modena, Alberto Crepaldi, del responsabile di Cna Modena, Fabio Degiuli, e del segretario di Lapam Modena, Andrea Baraldini.

Tenendo conto della densità di popolazione nelle aree del centro, dell’articolato e variegato complesso commerciale al suo interno (oltre 1.000 attività) e del flusso sempre più in crescita dei turisti, la perimetrazione dell’hub urbano riguarda principalmente l’area interna all’anello dei viali, includendo anche l’area che intercorre tra il parco Novi Sad e il corso Vittorio Emanuele, e quella relativa ai Giardini Ducali.

Formazione e attrattività

In particolare, sono due le linee strategiche definite dal progetto da sviluppare attraverso un Programma di sviluppo e innovazione che prevede interventi da realizzare nell’arco di tre anni.

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La prima si focalizza sul consolidamento dell’Hub come polo identitario e interconnesso, articolato in tre ambiti prioritari: la valorizzazione dell’ambito urbano come attrattore, l’integrazione tra poli commerciali, eventi e rete commerciale, e l’innovazione delle imprese. 

“Si punta a qualificare gli operatori e a diversificare i servizi per rispondere efficacemente alle esigenze di un’utenza variegata – spiega l’assessore – promuovendo un’offerta che combina tradizione e innovazione. Le iniziative di animazione urbana saranno determinanti nel trasformare gli spazi commerciali in luoghi di incontro, cultura e partecipazione attiva”. Rientrano in questa prima tipologia di interventi anche: campagne di sicurezza, creazione di calendari di eventi diffusi, formazione degli operatori con un’attenzione particolare agli strumenti di digitalizzazione, supporto alla partecipazione a bandi di finanziamento, e il completamento dell’offerta del Mercato Albinelli.

Riqualificazione degli spazi

La seconda linea strategica riguarda la qualità e la fruibilità dello spazio urbano, prevedendo interventi di riqualificazione ambientale e miglioramento dell’accessibilità all’area dell’Hub. “L’uso dello spazio pubblico sarà ripensato in chiave inclusiva e sostenibile, con particolare attenzione alla sicurezza e alla funzionalità – spiega Zanca – intervenendo anche sulla mobilità, potenziando e diversificando i sistemi di accesso per facilitare la visita ai principali attrattori culturali, quali il sito Unesco e i musei, favorendo un’esperienza urbana fluida e coinvolgente”.

Tra gli interventi previsti: potenziamento dell’illuminazione, riqualificazione del parco Novi Sad, valorizzazione del Mercato Albinelli e miglioramento dei collegamenti con le aree del centro.

La governance dei processi

La complessità dell’Hub richiederà un modello di governance articolato e flessibile, capace di garantire sia la partecipazione attiva di soggetti di natura differente sia un’efficace gestione operativa. I partner di primo livello, che includono associazioni rappresentative del commercio e dell’artigianato, quali il Consorzio Mercato Albinelli, il comparto turistico e la Camera di Commercio, si configurano come i principali referenti del modello di governance; mentre i partner di secondo livello comprendono enti culturali, istituzioni accademiche e altri soggetti territoriali, che sostengono le attività di animazione e sviluppo.

Gli organi di governance sono rappresentati da: Cabina di regia, che svolge funzioni decisionali e di controllo, presieduta da un rappresentante dell’Amministrazione comunale; Consulta dell’hub, organo consultivo e propositivo; e Tavoli di lavoro, che sviluppano progetti e iniziative specifiche. Al centro del sistema vi è la figura del manager dell’hub, incaricato di coordinare, facilitare il dialogo tra i partner, monitorare i risultati e individuare nuove risorse finanziarie.

“Un’opportunità unica”

“Questo progetto – sottolinea l’assessore – rappresenta un’opportunità unica per rilanciare il centro storico come un ecosistema di comunità, servizi e imprese interconnesse, in grado di generare un impatto economico, sociale e turistico duraturo. La collaborazione tra pubblico e privato, unita a una visione strategica e innovativa, ci permette così di guardare con fiducia al futuro, creando nuove occasioni di crescita e attrattività per Modena”.

In attesa di accedere ai fondi regionali specifici per gli hub, resi disponibili tramite bando entro la fine del 2025, l’Amministrazione ha deciso di utilizzare per l’avvio del progetto 118 mila euro avanzati dai recenti bandi dedicati al sostegno del commercio. Di questa somma, 50 mila euro derivano da un fondo della Camera di Commercio di Modena, mentre la parte restante proviene dal bilancio comunale.

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Per Zanca “il progetto si propone di generare un modello di rigenerazione urbana e commerciale fondato su una visione condivisa e partecipata, capace di sostenere il tessuto produttivo locale e di attrarre nuove forme di turismo e consumo responsabile. La sinergia tra gli attori coinvolti e la determinazione dell’Amministrazione comunale – ha proseguito l’assessore – rappresentano il motore di questa iniziativa, che si pone come elemento centrale per il futuro di Modena, rafforzandone la competitività e la qualità della vita”.



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