6 Agosto 2025
Inaugurato il viadotto che collega il Porto di Pra’ all’autostrada A10


Genova, 29/07/2025.

“Quello che inauguriamo è una parte di quel programma straordinario che abbiamo avviato, dopo la tragedia del Ponte Morandi, per dare a Genova una accessibilità migliore e più efficiente, via mare e via terra. Vogliamo fare in modo che le navi più grandi arrivino in porto e per questo c’è la nuova diga e che ogni area portuale, oserei dire ogni molo e ogni banchina, sia collegata con i sistemi di comunicazione via ferro e via gomma, senza interferire con la città. È questo l’obiettivo, la linea guida principale di tutto il programma. Questo viadotto fa parte del programma straordinario approvato dal 2020 al 2022, che comprende anche la Diga e la sopraelevata portuale, e consentirà al traffico su gomma di andare dal porto all’autostrada, senza passare dalla città. Un grande valore aggiunto perché dà la possibilità di non influire sul traffico e consente di avere un rapporto positivo tra porto e città”.

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Queste le parole del presidente della Regione Liguria Marco Bucci in occasione dell’inaugurazione del nuovo viadotto che collega direttamente il Porto di Genova Prà al casello autostradale A10 a cui hanno preso parte, tra gli altri, il viceministro alle Infrastrutture e ai Porti Edoardo Rixi, il presidente dell’Autorità di Sistema del Mar ligure Occidentale Matteo Paroli, il consigliere regionale delegato allo sviluppo economico Alessio Piana e l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Massimo Ferrante.


”La sopraelevata portuale di Levante, quella di Sampierdarena, sarà terminata a fine 2025 – prosegue Bucci – Il viadotto che inauguriamo è terminato e concluso ed è un grande risultato. Voglio ringraziare ovviamente le imprese, l’Autorità portuale, i tecnici, ma soprattutto coloro che qui hanno lavorato fisicamente, con le mani, con l’intelligenza e con la tecnologia. Sarebbe bello se su un pilone venisse apposta una targa, come abbiamo fatto sul ponte Genova – San Giorgio, con tutti nomi delle persone che hanno contribuito a rendere possibile quest’opera: sarebbe un grande segno di riconoscimento”.

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”Il concetto di avere tutta la parte portuale, in e out, che non tocca la città – conclude il presidente della Regione Liguria – ma contribuisce al suo sviluppo dal punto di vista economico e occupazionale è assolutamente prioritario al giorno d’oggi. La blue economy è una risorsa straordinaria per il presente e per il futuro della Liguria, vogliamo che continui a crescere, ma nello stesso tempo dobbiamo realizzare infrastrutture. Tutte le grandi aree portuali della nostra regione, come La Spezia e Savona, devono poter avere infrastrutture all’altezza dell’importanza che la blue economy ha per la nostra regione. Per questo stiamo lavorando per far sì che tutta la parte portuale della Liguria sia allineata con i programmi strategici della regione, tenendo conto che in Liguria ci sono più di 200mila persone che lavorano per la blue economy per questo continueremo ad andare avanti assieme incluso il piano regolatore portuale”.

”L’inaugurazione del nuovo viadotto di Genova Pra’ rappresenta un passaggio strategico per la crescita del nostro porto, prima economia della Liguria e snodo fondamentale per la competitività del sistema produttivo regionale – dice il consigliere delegato allo Sviluppo economico, ai Porti e alla Logistica della Regione Liguria, Alessio Piana – Si tratta di un’infrastruttura moderna, efficiente e sostenibile, che garantisce un collegamento diretto tra il terminal portuale e l’autostrada, riducendo i tempi di percorrenza e i costi logistici per le imprese. È un asse viario che favorisce una migliore integrazione tra le attività portuali e il contesto urbano, grazie a soluzioni progettuali attente alla mitigazione dell’impatto ambientale e acustico, come le barriere fonoassorbenti e l’attenzione alla qualità paesaggistica. Inoltre – conclude -, quest’opera offre nuove opportunità di sviluppo per la rete ferroviaria e per la futura metropolitana di superficie, semplificando i collegamenti tra il ponente genovese, da Voltri verso il centro città, e aprendo prospettive concrete per il prolungamento della fascia di rispetto da Palmaro verso Voltri”.





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