2 Agosto 2025
Dazi, Ue: «Accordo non giuridicamente vincolante». Trump: «Potrei incontrare Xi prima di fine anno. India avrà tariffe del 20%-25%»


Codacons: con dazi rischio stangata 4,2 miliardi su prezzi

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L’accordo sui dazi siglato tra Stati Uniti e Ue potrebbe determinare, a regime, un incremento dei prezzi al dettaglio in Italia, con una stangata fino a 4,2 miliardi di euro sulla spesa delle famiglie. I calcoli arrivano dal Codacons, che ha elaborato delle proiezioni sui possibili effetti delle misure annunciate nelle scorse ore. Le minori esportazioni delle impese italiane ed europee verso l’America, se non bilanciate da un incremento dell’export verso Paesi terzi, determinerebbero una riduzione dei profitti per miliardi di euro, che costringerebbe i produttori ad aumentare i prezzi sui propri mercati di attività per compensare le perdite. – spiega il Codacons – Se alcuni comparti, come quello del lusso, risentiranno meno dei dazi in virtù della scarsa elasticità della domanda rispetto ai prezzi, altri settori, dall’automotive all’alimentare, subiranno un colpo durissimo. Ipotizzando a regime un effetto sul tasso generale di inflazione italiano del +0,3% come conseguenza dei dazi al 15%, la spesa delle famiglie italiane, a parità di consumi, aumenterebbe di 2,55 miliardi di euro all’anno.

Ma se l’effetto sull’inflazione fosse più alto, ad esempio del +0,5%, la stangata arriverebbe a complessivi 4,23 miliardi di euro. A tutto ciò, inoltre, si aggiungerebbero effetti negativi su mutui e finanziamenti: un eventuale rialzo dell’inflazione nell’eurozona porterebbe la Bce a invertire la rotta e optare per un aumento dei tassi di interesse, con evidenti danni per chi ha acceso un mutuo a tasso variabile – aggiunge l’associazione. Tuttavia in tale scenario si salverebbero 25,9 miliardi di euro di prodotti che l’Italia importa ogni anno dagli Stati Uniti: l’Ue ha annunciato infatti lo stop ai controdazi verso i beni “Made in Usa”, con la conseguenza che jeans, cosmetici, ketchup, formaggi, noccioline, cotone, patate, salmone, noci, pompelmi, vaniglia, frumento, tabacco, cacao, cioccolato, succhi di agrumi, vodka, rum, whisky, bourbon, ma anche trattori, consolle, videogiochi, borse, portafogli, ricambi per biciclette, giochi per bambini, per non parlare di famosi Suv e dell’iconica moto Harley Davidson, non subiranno aumenti di prezzo nel nostro Paese – conclude il Codacons.

Ue: su alcolici lavoriamo per dazi bassi o nulli

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“Stiamo lavorando su una serie di esenzioni che sono importanti per l’Unione europea. Non posso entrare nei dettagli in questo momento, ma stiamo facendo tutto il possibile per assicurarci che i settori più importanti non vengano colpiti dalla tariffa generalizzata, ma che invece restino soggetti a dazi bassi o nulli”. Questa la risposta di un portavoce della Commissione Ue, durante il briefing giornaliero con la stampa, a una domanda sull’eventuale esclusione di vini e superalcolici dal dazio unilaterale del 15% imposto dagli Usa sui prodotti importati dall’Ue come parte dell’accordo commerciale tra i due raggiunto domenica. Il settore degli alcolici è di enorme importanza per Italia, Francia e Irlanda, che avevano fatto pressioni sulla Commissione affinché li rimuovesse dalla lista di contro-dazi che l’Ue ha approntato in caso le due parti non fossero riuscite a chiudere un accordo prima della scadenza del primo agosto imposta dalla Casa Bianca, dopo che il presidente Usa Donald Trump aveva minacciato di colpire il settore con dazi del 200%. I dazi su prodotti come vino, champagne e superalcolici sono ancora da definire nel contesto dell’accordo quadro tra Ue e Usa.

Ue, impegno su energia non contraddice obiettivi decarbonizzazione

Per quanto riguarda gli acquisti e gli investimenti in ambito energetico “l’accordo raggiunto domenica con gli Usa riguarda i prossimi tre anni, mentre le nostre politiche di decarbonizzazione vanno ben oltre. Quindi questo accordo non contraddice affatto i nostri obiettivi di decarbonizzazione a medio-lungo termine”. Lo dice la portavoce della Commissione europea Anna-Kaisa Itkonen nel corso del briefing quotidiano con la stampa.



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