31 Luglio 2025
Insoddisfazione per accordo Ue



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Promos Italia, l’Agenzia Nazionale delle Camere di commercio per l’Internazionalizzazione delle Imprese, ha condotto un’indagine su circa centocinquanta imprese italiane che operano con l’estero per indagare l’impatto sul loro business che prevedono possa avere l’accordo raggiunto da UE e Stati Uniti sui dazi.

Per il 71% delle imprese, nonostante l’accordo, restano le difficoltà per esportare negli Stati Uniti. Le imprese speravano in un’intesa più favorevole. Il 77% di coloro che hanno risposto all’indagine non dà eccessiva fiducia all’azione svolta nella trattativa da parte dell’Unione Europea.

Il 46%, quasi la metà, prevede di modificare il proprio modo di operare con gli Stati Uniti e la propria strategia di esportazione. Il 58%, infine, ritiene che l’andamento del cambio euro-dollaro nei prossimi mesi potrebbe avere un impatto negativo sull’export verso gli Usa.

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«La preoccupazione delle imprese è comprensibile, tuttavia, l’accordo sui dazi tra UE e Stati Uniti – pur con i suoi inevitabili limiti e in attesa dei dettagli definitivi – segna un risultato importante: l’Europa è riuscita a contenere l’impatto, ottenendo condizioni mediamente migliori rispetto ad altre aree del mondo – spiega Giovanni Da Pozzo, Presidente di Promos Italia – Questo significa preservare spazi di competitività per le nostre imprese, in settori strategici come agroalimentare, farmaceutica e manifattura di qualità. Rimangono sfide aperte, ma il segnale che arriva è chiaro: la nostra capacità negoziale, seppure in un contesto globale asimmetrico, può fare la differenza. Ora occorre lavorare per garantire le esenzioni promesse e sostenere le aziende italiane affinché trasformino questa fase complessa in un’opportunità di consolidamento sui mercati internazionali.»
L’Italia, secondo un’elaborazione di Promos Italia su dati Istat, ha esportato per 65 miliardi di euro nell’anno 2024, in calo di -3,6% rispetto all’anno precedente. L’export è di 18,6 miliardi di euro da gennaio a marzo 2025, in crescita del 12 percento rispetto al primo trimestre 2024. Principali regioni italiane nel commercio con gli Usa sono Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto. Principali settori per le esportazioni sono: macchinari, farmaceutica, mezzi di trasporto, alimentari, tessili.
Le imprese in Lombardia nei primi tre mesi del 2025 hanno esportato negli Stati Uniti per 3,7 miliardi, in crescita rispetto ai 3,2 miliardi del primo trimestre 2024. Milano ha esportato in tre mesi 1,8 miliardi rispetto a 1,4 miliardi dell’anno precedente. Bergamo 507 milioni rispetto a  473 milioni. Brescia 363 milioni rispetto a 385 milioni.  Monza 251 milioni rispetto a 247 milioni. Lodi 12 milioni rispetto a 20 milioni. Nell’anno 2024 l’export lombardo è stato di 13,7 miliardi, in calo rispetto ai 14,2 miliardi dell’anno 2023.


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