2 Agosto 2025
Editoria, dal taglio al rilancio: il Mimit reintegra i fondi per radio e tv locali


Il via libera al ripristino dei finanziamenti alle emittenti locali segna una retromarcia del governo rispetto ai tagli decisi con la Finanziaria 2024, recependo le richieste di pluralismo avanzate dalle associazioni e dai gruppi parlamentari.

Dopo la mobilitazione di sindacatiassociazioni di categoria e le pressioni politiche bipartisan, il Senato ha approvato un emendamento che stanzia 16,5 milioni di euro straordinari per radio e tv locali, integrato da ulteriori 2,5 milioni recuperati da fondi non spesi.

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La decisione, maturata in sede di conversione del Decreto-Economia 95/2025, risponde alle istanze di varie forze politiche e dei sindacati, che lamentavano il taglio di quasi 20 milioni rispetto al 2024 che avrebbe messo in ginocchio realtà fondamentali per il pluralismo dell’informazione territoriale.

IL TAGLIO NELLA MANOVRA 2024

La Legge di Bilancio 2024 aveva interpretato in modo restrittivo il riparto del “Fondo per il pluralismo e l’innovazione digitale”, decurtando significativamente le risorse destinate al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per il sostegno alle emittenti locali.

L’allarme è stato lanciato il 16 luglio, quando sono stati diffusi dal Mimit i decreti direttoriali a firma del Direttore generale, con l’ammontare delle risorse destinate per l’anno in corso a radio e televisioni locali, che si fermava a 111,6 mln contro i 130,2 dell’anno precedente.

IL RUOLO DEL MIMIT

Martedì in Commissione bilancio al Senato, durante l’esame sul Decreto Economia, il Mimit ha avanzato l’emendamento per ripristinare integralmente i fondi per radio e televisioni locali tagliati nella manovra 2024, assicurando un contributo straordinario di 16,5 milioni di euro a valersi sulle risorse del Mimit, più 2,5 milioni recuperati da fondi pregressi.

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Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, attraverso una nota, ha spiegato di essere intervenuto nella piena consapevolezza del ruolo delle emittenti locali come “primaria fonte di informazione a livello territoriale”. Il ministro Urso conferma inoltre  l’impegno di garantire la continuità delle risorse anche nella prossima Legge di Bilancio.



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