
Un milione e 400mila euro dalla Regione per sostenere le imprese che gestiscono impianti di risalita nelle aree sciistiche della Toscana. Il bando mette a disposizione contributi a fondo perduto per le spese in conto esercizio relative al funzionamento e alla manutenzione ordinaria degli impianti. Un aiuto molto importante per la montagna pistoiese, rivolto alle imprese che gestiscono impianti nei comprensori – oltre che della nostra area – anche della Garfagnana, dell’Amiata e di Zeri. Il contributo a fondo perduto in conto esercizio, si fa sapere dalla Regione, può arrivare fino a un massimo dell’80% delle spese di funzionamento ritenute ammissibili. In ogni caso il costo totale dell’intervento ammissibile va da un minimo di 10mila a un massimo di 500mila euro e le spese prese in considerazione riguardano tutto il 2025. Tra le spese ammissibili, quelle per personale, materiali, servizi appaltati, comunicazioni, energia, manutenzione, affitto, amministrazione, gasolio per i mezzi operativi, assicurazioni, soccorso, promozione, professionisti.
“Il provvedimento preso in questi giorni dalla Regione – spiega il direttore della Val di Luce e presidente di Federfuni Italia Andrea Formento – è di estrema importanza perché garantisce la continuità del lavoro delle aziende impiantistiche e assicura il mantenimento in sicurezza degli impianti di risalita. Un contributo le cui ricadute non andranno soltanto sulla parte impiantistica ma a beneficio di tutto il comparto, perché il mantenimento in vita degli impianti di risalita porta evidenti benefici a tutta la filiera della montagna. Si tratta di un importante provvedimento anche in termini ‘numerici’, perché le risorse messe in campo sono importanti, e che si va a sommare al provvedimento giuridico sulla nuova regolamentazione del settore delle piste e degli impianti di risalita. Un segnale di grande attenzione nei confronti non solo degli impianti di risalita ma della montagna in generale.”
“Massima soddisfazione per il bando – commenta il presidente della Società Abetone Funivie Rolando Galli – che rappresenta il culmine di un lavoro che si è protratto negli anni. Un intervento molto puntuale e necessario, perché è sotto gli occhi di tutti come le aziende impiantistiche siano ormai ridotte a società di servizi al territorio, considerando l’importantissima ricaduta economica degli impianti di risaluta su tutto il territorio circostante. Illustri istituti di studi e società di revisione attestano senza tema di smentita che il ritorno sul territorio degli investimenti sugli impianti è di 10 a 1, quindi a fronte di 10 euro di investimento la ricaduta sul territorio è di 100 euro.”
Davide Costa
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