
Andrea Bertoni, imprenditore e candidato alle Regionali 2025 in Valle d’Aosta. Oggi affrontiamo i temi economici: dal sostegno alle imprese alla gestione dei bilanci pubblici, passando per la questione energetica e la visione strategica di lungo periodo.
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Sul piano economico, quali strumenti e misure intende promuovere per sostenere le piccole e medie imprese locali e attrarre nuovi investitori?
La Valle d’Aosta politicamente negli ultimi 40 anni ha avuto, tranne rare eccezioni, una gestione della cosa pubblica di scarsa qualità. Pensi che l’avanzo di bilancio “monstre” nel 2024 è stato di 280 milioni di €uro, in aumento dell’1.4% rispetto all’anno precedente. Consideri, a titolo di paragone che nel 2014 l’avanzo era di 148 milioni. Dal 2014 ad oggi, il disavanzo è passato quindi da 148 a 280 milioni. Questo è semplicemente il risultato di una totale mancanza di programmazione politica e incapacità di spendere. […] Questo porta molte imprese, anche energivore, a fornirsi fuori Valle. E’ assurdo.
In che modo intende utilizzare i fondi europei e nazionali per finanziare progetti di innovazione e sviluppo sostenibile nella regione?
Crediamo in un utilizzo serio, strategico e trasparente dei fondi europei e nazionali, mettendo al centro l’interesse della nostra Regione e lo sviluppo concreto dei territori. Intendiamo impiegare queste risorse per tre obiettivi chiave: […] formazione e competenze per il futuro: parte dei fondi sarà destinata all’aggiornamento professionale e all’educazione digitale e ambientale […]. In sintesi: vogliamo che ogni euro speso generi valore a lungo termine, rafforzando il tessuto economico e sociale, creando lavoro di qualità e rendendo la nostra Regione più resiliente e competitiva.
Ha scelto di candidarsi con Fratelli d’Italia: quali aspetti del manifesto e dei valori del partito ritiene più utili per costruire lo sviluppo della regione?
Al primo posto metterei sicuramente la Sovranità popolare: l’Art 14 dello Statuto Speciale – legge costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948 recita: “Il territorio della Valle d’Aosta è posto fuori della linea doganale e costituisce zona franca”. […] Certamente aggiungo la tutela della famiglia e il ruolo centrale dei giovani.
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