
Via libera dal Governo all’inserimento anche di Umbria e Marche nella Zona Economica Speciale, l’area del Centro-Sud che dà accesso a particolari benefici per incentivare le attività economiche. Due regioni che l’Unione Europea classifica in transizione, cioè con un PIL pro capite compreso tra il 75% e il 100% della media europea.
L’annuncio è stato fatto dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a poche ore dal Consiglio dei ministri chiamato a varare una serie di misure economiche.
“Abbiamo scelto di dare a questo territorio, alla sua innata vocazione produttiva, alla sua gloriosa produzione industriale e artigianale un’opportunità in più” ha detto la premier Meloni da Ancona presentando il provvedimento per lo sviluppo delle Marche. Al quale potrà accedere anche l’Umbria.
Cos’è la ZES e quali benefici
Dal 1° gennaio 2024 è stata creata la Zona economica speciale per il Mezzogiorno – “ZES unica”, che comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna, che ha sostituito le attuali Zone economiche speciali frammentate in 8 diverse strutture amministrative.
I beneficiari sono tutte le tipologie di imprese. Che potranno accedere a particolari agevolazioni fiscali, tra cui: credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali all’attività d’impresa; detassazione e rimborso di vecchi debiti fiscali con l’erario; riduzione dei dazi doganali di importazione; esenzione da dazi di importazione per materie prime e semilavorati trasformati in loco; esenzioni IVA su importazioni correlate ad esportazioni e servizi forniti in loco o esportati; riduzione del 50% dell’imposta sui redditi e sui profitti societari per le imprese che avviano una nuova attività o aziende operative che avviano un’attività diversa e non esercitata fino a quel momento fino a sei periodi di imposta successivi.
Ma anche aiuti per Ricerca e Sviluppo, formazione dei dipendenti, incentivi all’occupazione, disponibilità di aree per le imprese a prezzi ridotti e sgravi sulla tassazione immobiliare.
La soddisfazione del sottosegretario Prisco
Un provvedimento che è stato commentato con soddisfazione dal sottosegretario Emanuele Prisco: “L’estensione della Zona Economica Speciale anche all’Umbria è una decisione strategica che riconosce finalmente le potenzialità del nostro tessuto produttivo e dà una risposta concreta alle esigenze di crescita, modernizzazione e attrazione di investimenti”.
“Come ha ricordato la presidente Meloni – ha aggiunto Prisco – siamo di fronte a una fase storica complessa, che richiede coraggio e visione. La ZES rappresenta una straordinaria occasione per sostenere la competitività delle imprese umbre e rilanciare lo sviluppo, in particolare nelle aree interne. Oggi è una bella giornata per Umbria e Marche ”.
Nevi: grande opportunità
“Grazie al Governo di centrodestra – il commento del portavoce nazionale di Forza Italia, Raffaele Nevi -oggi l’Umbria entra nella Zona economica speciale unica del Mezzogiorno. Una grande opportunità per accelerare investimenti e creare crescita e buona occupazione. Ricordo nella passata legislatura quando, spesso inascoltati, chiedevamo che l’Umbria fosse inserita nella ZES unica. Riuscii solo ad ottenere, con un emendamento a mia prima firma, l’estensione del credito d’imposta, riservato alle Regioni del Sud per ricerca e sviluppo, alle regioni colpite dal terremoto ma il vero obiettivo per Forza Italia è stato sempre quello di inserire l’Umbria nella ZES”.
Proietti: avrà sicuramente effetti benefici per la nostra regione
La notizia è stata appresa con soddisfazione dalla presidente Proietti, che ha ringraziato il Governo per questa grande opportunità: “L’inclusione dell’Umbria tra le Zone Economiche Speciali, che avevamo fortemente chiesto, è una notizia di notevole importanza per il futuro della nostra Regione – afferma la presidente – e questa decisione della premier Giorgia Meloni, che ringrazio, costituisce un’opportunità concreta per dare un forte impulso alla nostra economia e alla nostra crescita. Le agevolazioni fiscali, gli sgravi contributivi e le procedure amministrative semplificate previste per le Zes sicuramente contribuiranno a creare un ambiente più fertile per le imprese che avranno la possibilità di ridurre i costi, di snellire tempi e procedure della burocrazia per concentrarsi sull’innovazione e sullo sviluppo. Siamo certi che tutto questo porterà un deciso rilancio occupazionale in Umbria e noi come Regione siamo pronti a cogliere questa grande opportunità. Tutti questi fattori rappresenteranno un potente attrattore per nuovi investimenti, migliorando la competitività di tutto il nostro sistema regione in un’ottica sempre più interregionale, visto che siamo rientrati nelle Zes insieme alla Regione Marche”.
“Da oggi quindi anche l’Umbria su tutto il territorio regionale potrà godere di strumenti in più – aggiunge la presidente – per favorire lo sviluppo economico, il rilancio occupazionale e la coesione sociale, l’inserimento tra le Zes è il riconoscimento della posizione strategica della nostra terra e si tradurrà in un forte impulso per l’economia e lo sviluppo. Siamo convinti che l’Umbria saprà sfruttare appieno questa opportunità per rafforzare i propri settori produttivi ma anche infrastrutturali, per favorire la creazione di nuove imprese anche innovative, capaci di trattenere e attrarre i giovani talenti, e per creare nuovi posti di lavoro e sostenere una crescita duratura e sostenibile soprattutto a favore dei giovani e dell’innovazione. Come Regione abbiamo lavorato per questo risultato e faremo la nostra parte nell’interesse dell’intera comunità”.
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